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Indagini su appalti in Comune, intervento di Confcooperative e di Legacoop

Dopo la notizia delle inchiesta sugli appalti in Comune che riguardano i rifiuti, la manutenzione del verde pubblico e l’area demaniale, intervengono le due cooperative sociali per fare alcune precisazioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Dopo la notizia delle inchiesta sugli appalti in Comune che riguardano i rifiuti, la manutenzione del verde pubblico e l’area demaniale, intervengono le due cooperative sociali per fare alcune precisazioni.

"La cooperazione è ormai da tempo argomento su cui ci si trova a dibattere, spesso con inesattezze dovute alla necessità di fornire informazioni in maniera sintetica, o forse anche alla scarsa conoscenza del settore. Altrettanto spesso le cooperative si ritrovano ad essere citate in diatribe puramente politiche, restandone talvolta vittime incolpevoli.
È questo il caso degli ultimi giorni comparso sulla stampa locale, che tira in ballo cooperative sociali alle quali sono stati affidati, con continuità, a detta di qualche esponente politico, sospetta, servizi di varia natura, ed in particolare di manutenzione del verde pubblico. I presidenti di Confcooperative Latina e di Legacoop Latina respingono con forza le generalizzazioni che intendono coinvolgere le cooperative sociali in questione, e la cooperazione sociale in genere, in questioni che riguardano aspetti esclusivamente politici ed amministrativi.
La cooperative sociali svolgono una duplice funzione, economica anzitutto, in quanto sono imprese a tutti gli effetti, e sociale, poiché integrano nel mondo del lavoro soggetti appartenenti a fasce deboli, che difficilmente avrebbero possibilità alternative di lavoro. Ed è per questo motivo che godono di benefici normativi (e non di benefici dettati dalla discrezionalità di qualsivoglia amministratore) che consentono di derogare al regime ordinario di affidamento dei servizi da parte di Enti Pubblici. È proprio questo il caso  delle cooperative sociali oggetto dell’attacco degli ultimi giorni.
Pertanto Confcooperative e Legacoop sostengono convintamente la cooperazione sociale, ritenendo anzi che alla stessa dovrebbero essere affidati ancor più servizi, per la qualità che le cooperative sociali riescono a garantire nell’espletamento degli stessi, per la sostanziale congruità degli importi spesi rispetto al servizio reso, a fronte della capacità di occupare un gran numero di soggetti svantaggiati.
Se lo strumento dell’affidamento diretto, pur utilizzato nei limiti di legge, risulta per qualche amministratore essere eccessivo – valutazione questa di carattere esclusivamente politico – Confcooperative e Legacoop di Latina sono pronte a proporre soluzioni alternative all’Amministrazione Comunale di Latina, al fine di garantire l’economicità e la continuità del servizio, insieme alla continuità occupazionale. Allo stesso tempo, le due associazioni si dissociano e condannano qualsiasi atto criminoso – collegato dalla stampa locale alla vicenda in questione – poiché non rappresentativo della cooperazione sociale e dei suoi valori
".

Così in una nota i presidenti di Confcooperative Claudio Brinati e Legacoop Emiliano Scinicariello

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