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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Gaeta

Capitale della Cultura 2026: il "blu" al centro del progetto di Gaeta. La presentazione al Ministero

Il sindaco Leccese illustra il dossier dal titolo "Blu, il clima della cultura": “Un ambizioso progetto di sviluppo territoriale che ci pone di fronte a una nuova scommessa"

"Questa candidatura conta 133 partner tra enti, fondazioni e federazioni locali e nazionali. Siamo orgogliosi di questo straordinario lavoro di squadra che ci ha portato fino a qui”: queste le parole del sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, che stamattina ha presentato al Ministero della Cultura al collegio romano la candidatura della sua città a Capitale italiana della Cultura 2026. Il dossier porta il titolo di “Blu, il clima della cultura”; il blu come paradigma di un nuovo umanesimo, in grado di trasformare l'economia da strumento di profitto a obiettivo per la felicità e il benessere attraverso la crescita culturale su cui la città del Golfo punta. 

Gaeta è tra le 10 finaliste ancora in corsa per diventare Capitale della Cultura 2026; il suo è un progetto ambizioso che è stato illustrato nel dettaglio nel corso dell’audizione di questa mattina trasmesso in diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura. Una tappa cruciale, quella delle audizioni che sono in programma oggi e domani, per decretare la città vincitrice. Tutte hanno a disposizione 30 minuti per presentare la propria candidatura, seguiti da altri 30 minuti dedicati alle domande della commissione. 

”Si tratta di un ambizioso progetto di sviluppo territoriale che ci pone di fronte a una nuova scommessa, quella del blu. La nostra ambizione è che questo nuovo paradigma venga riconosciuto come ciò che influisce positivamente sull'uomo. Un progetto nato dal territorio e sul territorio", ha aggiunto il sindaco Leccese che ha rivolto il suo in bocca al lupo a Latina, anche lei in finale. "Il nostro blu punta a presentare il valore dell'individuo nella massima espressione libera delle attitudini". 

L'inizio di Gaeta Capitale italiana della Cultura è segnato per il 18 aprile 2026 a Ventotene in occasione delle celebrazione della Ceca la comunità europea del carbone e dell’acciaio. Saranno poi 60 i progetti del palinsesto tra cui l'inaugurazione di un museo dell'Unità d'Italia grazie a un intervento di recupero dei bastioni Carlo V. Ma già nel 2025 arriverà il progetto Favole di Luce con grandi installazioni dedicate all'immensità del blu. E poi una pianta per ogni abitante, con "20mila nuove piante sopra il mare". E infine il Campus delle tecnologie del mare che faranno di Gaeta un centro di formazione dedicato al mare grazie a 4 milioni di euro che arrivano dalla Fondazione Caboto. "Abbiamo già un sul tavolo progetti di interventi di recupero urbano, riqualificazione e di opere infrastrutturali già finanziate con circa 26,5 milioni di euro, di cui 22,5 per le infrastrutture e quattromila per la gestione dell'evento derivanti da sponsorizzazioni, ticketing, bilancio comunale e contributi della Regione Lazio", ha specificato Leccese.

"Gaeta è una essenza unica dove il mare incontra la storia - ha detto infine Simona Baldassarre, assessora alla Cultura della Regione Lazio -. Condivido in pieno il titolo, c'è tutto: il blu che rappresenta il colore del mare, il clima, cioè l'attenzione all'ambiente, e non poteva mancare la cultura, che tutto racchiude. Ho fortemente voluto un piano di interventi per 24 milioni di euro che ci consentiranno di sostenere interventi a sostegno del patrimonio. Il Lazio punta sulle scelte che affondano sulla consapevolezza che cultura, arte e spettacolo sono driver fondamentali per lo sviluppo. Siamo dunque in perfetta sintonia con il dossier, che la Regione sostiene”.

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