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Una casa popolare a 7 euro al mese: nuova bufera sul candidato grillino Dessì

Di nuovo al centro delle polemiche il candidato al proporzionale nel collegio Lazio 3 del Movimento 5 Stelle dopo il video diffuso nei giorni scorsi in cui ballava con Domenico Spada

E’ di nuovo polemica sul candidato al Senato del Movimento 5 Stelle Emanuele Dessì già al centro di un caso nei giorni scorsi per un video del 2014 circolato sul web in cui l’aspirante parlamentare in corsa al proporzionale nel collegio Lazio 3 (che comprende Frosinone, Roma Fiumicino, Latina, Velletri) ballava con Domenico Spada, esponente dell’omonimo clan di Ostia. 

L’attenzione cade di nuovo su Dessì dopo il servizio di Salvatore Gulisano andato in onda ieri sera nel corso della trasmissione di La7 “Piazza Pulita”. 

Un nuovo particolare è emerso che ha accesso ancora una volta i riflettori sul candidato grillino, oltre al post di due anni fa in cui il militante del Movimento 5 Stelle di Frascati si vantava di aver “dovuto menare per la terza volta un ragazzo rumeno”, dopo, ha tenuto lui stesso a specificare, essere stato offeso insieme alla moglie: l’aspirante senatore vive in una casa in affitto dal Comune di Frascati per cui paga 7,75 euro al mese, meno di 100 euro l’anno. 

Non ho reddito - ha detto Dessì -. Abito in una casa popolare perché sono una persona povera”. In effetti, spiega Gulisano nel servizio, dalle dichiarazioni al fisco il candidato al Senato del M5S è senza reddito, ma secondo il registro delle imprese risulta in carico a due società, in una come amministratore unico e in una come membro del consiglio direttivo. 

Una casa di famiglia, dal 1947, in cui "risiedeva mia nonna prima e mia madre poi” ha cercato di difendersi Dessì. I dubbi restano ancora. "E' dovere del M5S indagare se l'affitto di Dessì, candidato al Senato, sia stato regolare o meno" ha detto Alessandro Di Battista in collegamento con la trasmissione di Corrado Formigli. 

Proprio in questi mesi, nella Capitale, Virginia Raggi ha lanciato la campagna Scroccopoli che mira a colpire proprio casi come quello di Dessì. Da qui l'imbarazzo del Movimento e il facile assist per le opposizioni: "i grillini predicano bene e razzolano male".

Roberta Lombardi: "La trasparenza vale più di ogni cosa"

"Il tentativo del Pd e di alcuni giornali di associare il nostro candidato al Senato Emanuele Dessì agli Spada o di definirlo un picchiatore è qualcosa di miserabile": ha detto questa mattina Roberta Lombardi, intervendo sul caso con un post su Facebook. "Chi usa la violenza sbaglia sempre, annunciare di averla usata per di più su un social network è profondamente sbagliato, ma io non mi sento di giudicare il comportamento di una persona che in quel momento vede la sua compagna o i suoi figli in pericolo. Da mamma, non so come potrei reagire se qualcuno aggredisse uno dei miei bambini" ha rincarato la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio.

Poi sulla casa popolare. "Piuttosto su una cosa credo invece che il candidato M5S debba assolutamente chiarire: la sua casa, il canone da 7 euro ecc. Stanno emergendo opacità che il M5S non può accettare. Per quanto mi riguarda la trasparenza vale più di ogni cosa".

Di Maio: "Se fosse vero non può stare nel M5S"

"Io sono il capo politico del movimento e il mio dovere è tutelare il movimento. Grazie ai giornalisti che hanno fatto gli approfondimenti. Abbiamo avviato tutti gli accertamenti stamattina, se dovesse essere vero quello che sta emergendo, allora non avremo nessun problema sul fatto che queste persone non possono stare nel movimento, quindi dateci il tempo di fare gli accertamenti" ha detto oggi Luigi Di Maio intervenendo sul caso. 

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