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Alta Diagnostica a Latina, Forza Italia: “Venga rispettato l’accordo originale”

L’intervento del gruppo consiliare in Provincia dopo le parole del conigliere di Lbc Ciolfi: “Il Comune di Latina si muove in autonomia e dimentica i soldi spesi dalla Provincia. Va rispettato il protocollo firmato”

Interviene anche il gruppo consiliare di Forza Italia in Provincia sul caso del Centro di Alta Diagnostica a Latina, che sta tenendo banco nelle ultime settimane, e dopo le parole del consigliere comunale di Lbc, Maria Grazia Ciolfi che, attraverso una nota nei giorni scorsi ha sottolineato come la rimodulazione del progetto non incide sul programma iniziale.

“Apprendiamo dalle parole di Maria Grazia Ciolfi, nella duplice veste di consigliere comunale e provinciale, cosa pensa l’ Amministrazione Comunale di Latina sul centro di alta diagnostica e restiamo basiti - commentano in un nota i consiglieri provinciali Vincenzo Carnevale, Giovanna Miele e Gianluca Taddeo -. Indipendentemente da quale dei due macchinari sia migliore, sarebbe opportuno che il Consiglio comunale di Latina non assuma decisioni senza sapere prima cosa pensa l’ Amministrazione provinciale”. 

“La consigliera Ciolfi - proseguono i tre consiglieri - ha dimenticato che la Provincia, di cui anche lei è un rappresentante, ha investito 800 mila euro di soldi pubblici nella realizzazione del centro di alta diagnostica. La Provincia ha tutto il diritto di pretendere il rispetto degli accordi originali. I rappresentanti di Forza Italia, già nel Consiglio Comunale di Latina lo scorso agosto hanno espresso la nostra posizione battendosi per il rispetto degli accordi presi. Comunque per chiarezza torniamo a ribadire la nostra posizione. Noi consiglieri provinciali di Forza Italia chiediamo che sia attuato il progetto originario con il tomografo ibrido Pet/RM”. 

“Non mettiamo in dubbio che il macchinario alternativo sia valido, né mettiamo in discussione l’autorevole parere del prof. Grassi. Quello che temiamo -proseguono ancora Carnevale, Miele e Taddeo - è che con un macchinario RM piuttosto che con un ibrido si crei un doppione rispetto ad altre strutture già presenti sul territorio. Il macchinario ibrido Pet/RM permetterebbe a Latina di avere qualcosa di nuovo ed originale, di essere veramente un centro di eccellenza e non solo un laboratorio di radiologia. 

Questo è quello che prevede l’accordo originale stipulato da Fondazione Roma, Provincia e Comune di Latina. Questo è il protocollo che deve essere rispettato”. 

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