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Comune “spegne” la luce alle chiese, non pagherà più le bollette

Da sessant'anni, infatti, il Comune di Latina si faceva carico dei costi della fornitura elettrica di tutte le parrocchie della città; chiese invitate entro quindici giorni a farsi carico dei contratti

Non pagherà più le bollette della luce delle 38 chiese del capoluogo pontino che dovranno provvedere da sole ai costi dell’energia elettrica.

E’ il frutto di una decisione presa in piazza del Popolo con l’amministrazione comunale di Latina che, in tempo di spending review, vuole mettere mano al bilancio.

Da sessant'anni, infatti, il Comune si faceva carico dei costi della fornitura elettrica di tutte le parrocchie della città - per una spesa di circa 200mila euro l’anno -, un atto sancito da una delibera del 1954 quando ancora i beni erano di proprietà demaniale, costruiti in epoca fascista dal Consorzio di Bonifica e dall'Opera nazionale combattenti, e non si conoscevano i destinatari, le modalità e i tempi per la consegna.

Ora, in virtù del fatto che i patti lateranensi non prevedono affatto un simile obbligo, ha deciso di ritrattare invitando i parroci a farsi carico dei contratti di energia elettrica entro quindici giorni altrimenti l'ente provvedera' alla relativa risoluzione dei contratti per tutte le parrocchie del capoluogo pontino, compreso i borghi.

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