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Comune conferma Latina Ambiente. Pd: "Maggioranza subalterna"

Il sindaco: "La società privata non si tocca". L'opposizione: "Consiglio gorttesco e lontano dalla realtà e amministrazione sottoposta al socio privato". In aula parla solo l'AD Bertuccelli

Per la prima volta i vertici della Latina Ambiente erano presenti ad un Consiglio comunale. Forse, questa, era la volta buona per avere un confronto su uno dei temi che negli ultimi mesi hanno fatto più discutere.

Forse, perché in realtà non è andata così. In aula hanno parlato l’amministratore delegato della partecipata, Valerio Bertuccelli, il rappresentante del socio privato Francesco Colucci e il sindaco Di Giorgi.

Poi più niente; questo è stato il dibattito tanto atteso. L’AD della Latina Ambiente ha ripercorso tutta la storia della società dalla sua fondazione fino ad oggi toccando anche i momenti critici, mentre il sindaco Di Giorgi ha riconfermato la partecipata in barba alle numerose richieste arrivate a più riprese dall’opposizione di sciogliere la società e di procedere ad un nuovo appalto del servizio.

Un chiaro “non si tocca” è arrivato dall’amministrazione che così ha fatto andare su tutte le furie il Pd che in aula non ha parlato.

“Era stato presentato come il Consiglio “verità” sulla Latina Ambiente invece si è trasformato nel Consiglio Comunale più grottesco da quando è cominciata questa consiliatura – si legge però in una nota del Pd arrivata dopo la seduta -. Gli esponenti della maggioranza, dopo aver chiesto la convocazione del Consiglio Comunale per discutere della questione della raccolta e smaltimento dei rifiuti hanno accuratamente evitato di intervenire nel dibattito delegando, di fatto, all'AD della Latina Ambiente Bertuccelli e al rappresentante del socio privato Colucci, la rappresentanza del loro progetto ambientale per Latina. Per la prima volta dal '97 emerge con chiarezza che la maggioranza è completamente subalterna al socio privato della Latina Ambiente e questo spiega molte cose rispetto alla rigidità dimostrata negli ultimi mesi davanti alla richiesta del PD di sciogliere la società e procedere ad un nuovo appalto del servizio”.

E ancora vengono messe in luce le contraddizioni di un amministrazione e di un sindaco che “con il suo intervento, ha mandato in onda un vero e proprio spot della S.p.A., tacciata fino a qualche giorno fa di essere responsabile del fallimento del sistema di raccolta dei rifiuti in città, una rappresentazione dei fatti ben lontana dalla realtà – si continua a leggere nella nota -. Sarebbe stato importante conoscere quello che pensano molti esponenti della maggioranza compreso l'assessore all'Ambiente che in questi mesi si è contraddistinto per gli attacchi contro la società partecipata e che oggi si sono trincerati dietro un singolare silenzio senza intervenire in sostegno di un sindaco incomprensibilmente entusiasta”.

Un ultima battuta per la vicenda che ha tenuto banco negli ultimi giorni: “Ci auguriamo che i giudizi non siano cambiati per il solo fatto che stanno entrando in queste ore decine di migliaia di euro della Tia. Ci è bastato tornare in strada dopo il Consiglio per incontrare tanti cittadini che ci manifestavano tutto il loro disagio. La maggioranza non ha la consapevolezza dell'impatto devastante che le bollette Tia stanno avendo sulle famiglie e sulle attività economiche della città. Si fa solo demagogia e non si analizzano i problemi”.

“Rimarchiamo - chiosa la nota -, oggi ancora di più, che la soluzione sta soltanto nella liberalizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti, mediante la cessazione del rapporto con la Latina Ambiente l'affidamento del servizio con una nuova gara. In questa direzione, il gruppo del PD ha presentato all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato una richiesta di parere i merito all'applicazione dell'art. 4 del DL 138/2011 alla Latina Ambiente”.

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