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Dimensionamento scolastico: il piano per la provincia di Latina discusso in Regione

Raccolte le istanze sollevate dalla Gilda per Cisterna e per i nuovi indirizzi negli istituti superiori. Sollevato di nuovo il “caso” di Priverno

Altro passo in avanti per il piano di dimensionamento scolastico 2020-2021 nel corso della conferenza regionale permanente di ieri che si è riunita per discutere i piani provinciali. 

Per la provincia di Latina sono state accolte le istanze sollevate dalla Gilda Insegnanti rispetto alla razionalizzazione dei due istituti comprensivi Caetani e Volpi di Cisterna rinviando l’esame degli interventi di riorganizzazione. “Quanto denunciato dal dirigente scolastico e dal consiglio d’istituto dell’IC Caetani – spiega la coordinatrice provinciale della Gilda, Patrizia Giovannini – ha messo in dubbio la bontà dell’operazione poiché i dati e la necessità di scorporare il plesso di Cerciabella dal Caetani per annetterlo al Volpi non sono chiari né trasparenti. Inoltre entrambi gli istituti sono al limite del sovradimensionamento, per cui il trasferimento parrebbe infondato”.

“Resta invece un caso isolato” proseguono dal sindacato, la proposta di dimensionamento dei “due istituti comprensivi di Priverno, presentata ieri direttamente dalla Regione senza i pareri della Provincia e, soprattutto, sprovvista dei pareri tecnici fondamentali dell’Ufficio scolastico regionale e provinciale”. “E’ assurdo il fatto che una sola riunione di un tavolo tecnico, istituito probabilmente ad hoc lo scorso anno e svolta senza la presenza di tutte le parti coinvolte, abbia partorito una proposta di totale ‘scombinamento’ dei due istituti” ribadisce Giovannini. 

“A ciò si aggiunge che la Regione non ha consentito la discussione nel merito – continua la sindacalista a proposito della conferenza di ieri – ritenendo la decisione del tavolo tecnico del 2018 definitiva e improrogabile. Ancora, la Regione non ha rispettato i termini, le scadenze e i contenuti previsti dalle Linee guida per la programmazione della rete scolastica indicate dalla stessa Regione Lazio. Ricordiamo poi che i dati attuali e previsionali relativi ad alunni ed organici dei due istituti non sono stati debitamente aggiornati. Si ritiene altresì inammissibile che non siano state ascoltate le parti sociali, i genitori, i consigli d’istituto che hanno manifestato il loro dissenso apertamente e in tutte le sedi, raccogliendo in queste ultime settimane oltre 900 firme. Dopo aver riportato al tavolo la propria contrarietà a tale modus operandi, come sindacato ci riserviamo di appoggiare qualsiasi iniziativa si vorrà mettere in campo avverso questo atteggiamento di chiusura e mancata condivisione di problematiche che avranno ripercussioni sulla continuità didattica per gli alunni e sulla stabilità degli organici”.

Una nota positiva resta per la Gilda l’accoglimento al 90% dei nuovi indirizzi richiesti dagli istituti superiori, verificati come conformi a quanto prescritto dalla normativa vigente: “E’ motivo di ampia soddisfazione – sottolinea Giovannini - aver ottenuto l’autorizzazione di un liceo sportivo per ogni provincia, piuttosto che uno solo in tutta la regione in attesa della nomina ufficiale del nuovo direttore generale dell’Usr”.

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