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Ballottaggio, la ricetta di Lbc per il rilancio dell’economia e dell’occupazione

"Reti territoriali e progettualità condivise per l'occupazione" due candidati al Consiglio di Lbc Giovani, Leggio e Giri, illustrano le proposte per promuovere crescita e lavoro; tra le altre l'istituzione di un Comitato di raccordo tra università e territorio

Reti territoriali e progettualità condivise per l’occupazione: i due candidati al Consiglio comunale più votati di Latina Bene Comune Giovani, Cristina Leggio e Francesco Giri, illustrano la ricetta di Lbc per la crescita e il rilancio del lavoro e del mercato interno. 

“Il rilancio interno dell’economia e dell’occupazione dovrà andare di pari passo con la costruzione di reti con i Comuni limitrofi e con il continuo contatto con la Regione e con l’Europa - spiegano i due giovani candidati -

Ad occuparsi unicamente di promuovere facilitazioni per le imprese o per l’avvio di nuove attività, come di recente proposto dal candidato sindaco del centrodestra – spiegano i due ragazzi di Lbc Giovani - si incapperebbe nel prevedibile errore di promuovere iniziative o indirizzi formativi che poi, non trovando spazio nel territorio, sarebbero destinati a rivelarsi fallimentari. È compito di una buona amministrazione fare da bussola per i cittadini, soprattutto per i giovani, fornendo informazioni chiare e attendibili circa l’indirizzo dello sviluppo locale”.

Leggio e Giri citano ad esempio la vocazione turistica di Latina quale potenziale volano dello sviluppo del territorio, mai adeguatamente sfruttato per mancanza di una progettualità condivisa tra indirizzi ed interventi dell’amministrazione e iniziative private. “È necessario remare tutti nella stessa direzione per ottenere risultati. Si deve allora partire – sottolinea Leggio, capolista di Lbc Giovani - dall’analisi delle risorse del territorio, prevedere le aree con maggiore possibilità di sviluppo futuro, definire obiettivi condivisi e i passaggi necessari per raggiungerli. In continuità, sarà possibile avere un quadro delle prospettive occupazionali per i prossimi anni e orientare le proposte formative rivolte ai giovani andando a colmare quegli spazi di richiesta che al momento sono ‘scoperti’ e per i quali le aziende devono rivolgersi all’esterno. Si dovranno quindi, attraverso strumenti di analisi statistica, mappare le professionalità presenti e metterle in connessione con i relativi settori economici”. 

La programmazione dello sviluppo economico e la presenza sul territorio di una risorsa importante quale l’Università dovrebbero poi procedere di pari passo. “È necessario creare delle connessioni importanti tra questi due mondi, solo apparentemente vicini – aggiunge Giri - Abbiamo intenzione, così come indicato sul nostro programma, di istituire un Comitato permanente di raccordo tra il mondo universitario e il territorio, estendendo la partecipazione ad una rappresentanza studentesca proveniente dalle scuole medie secondarie. Dobbiamo indirizzarci verso il Km 0 anche nel campo delle risorse umane. Il nodo centrale è creare strumenti per il dialogo e l’ottimizzazione delle risorse, sia umane che territoriali”. 

Infine Leggio e Giri non dimenticano tutti quei giovani che non sono attratti dalla prospettiva universitaria e che potrebbero “giovare della presenza di centri per l’apprendimento dei mestieri artigianali che consentirebbero di razionalizzare i percorsi di formazione professionale distribuendo le risorse umane presenti sul territorio, nel rispetto delle inclinazioni individuali da una parte e della domanda lavorativa dall’altra. 

Provvederemo alla creazione di ‘sportelli’ mirati che, attraverso incontri periodici, possano tenere i cittadini aggiornati sullo stato delle prospettive lavorative. In ultima analisi, è nostra intenzione adoperarci in favore dei commercianti e dei liberi professionisti, con il proposito di facilitare la competitività sul mercato. Sarebbe possibile, ad esempio, raccordare le attività dividendole per classi professionali e/o di commercio e creare dei gruppi di acquisto comune, con l’obiettivo di ridurre il prezzo finale del prodotto/prestazione erogato”.

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