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L’INTERVISTA - Calandrini: “Pronti alla sfida delle elezioni. La nostra una coalizione forte”

Le divisioni interne e un centrodestra frammentato non spaventano il candidato sindaco "pronto a rischiare rimanendo coerenti". Arredo urbano, manutenzione delle strade e videosorveglianza i primi interventi se sarà eletto

Candidato sindaco del centrodestra grazie alle vittoria nelle primarie del marzo scorso, Nicola Calandrini si presenta alle elezioni amministrative del 5 giugno sostenuto da 5 liste - Fratelli d’Italia, Cuori Italiani, Noi con Salvini, lista Nicola Calandrini Sindaco e Latina Scalo Protagonista -. 

Uno strumento importante quello delle primarie perché, come spiega l’aspirante primo cittadino al Comune di Latina, “ha definito gli equilibri” nella campagna elettorale, permettendo di riuscire “a mettere in campo una coalizione forte e competitiva e che potrebbe avere le maggiori chance per arrivare alla vittoria finale”. 

Ma sia le primarie che la campagna elettorale in corso ci restituiscono comunque un centrodestra a Latina estremamente frammentato; una divisione interna che non spaventa Calandrini e che da un certo punto di vista potrebbe rivelarsi “salutare” per il risultato finale delle elezioni. “Senza questa frammentazione probabilmente il centrodestra avrebbe vinto al primo turno, vedendo anche quello che dicono ora i sondaggi; ma vincere per poi sfiduciare per la terza volta il sindaco sarebbe stato inopportuno. Per questo vogliamo rimanere coerenti con il percorso che abbiamo deciso di intraprendere, puntando ad una maggioranza stabile e coesa e che possa governare per i prossimi 5 anni

Da questo punto di vista sono fiducioso, e l’auspicio è che la nostra città capisca che c’è un nuovo centrodestra, che io rappresento, figlio di un’operazione che non è solo locale ma è nazionale”. 

Come arriva, quindi, Latina alle elezioni dopo due commissariamenti? “La città arriva disorientata a questa nuova tornata elettorale: dopo l’ennesima sfiducia, ed un anno in cui sono mancati la politica, il sindaco e il Consiglio comunale, le condizioni di salute di Latina sono sotto gli occhi di tutti”. 

Dopo un anno di commissariamento sono tante le questioni che si dovranno affrontate all’indomani delle elezioni. Primo nodo quello della Latina Ambiente e dei rifiuti: “Alla luce dell’evoluzione dei fatti di questi giorni credo sarà opportuno valutare attentamente il quadro della situazione che andrà a delinearsi, a prescindere dall’eventuale ricorso alla gara. La nostra assoluta priorità sarà salvaguardare le maestranze, lo step successivo consisterà nel puntare ad una raccolta differenziata spinta che possa portare ad avere percentuali importanti del 65-70%”. 

Sulla Ztl in centro? “Noi siamo aperti al dialogo con i commercianti che in questo periodo stanno attraversando un momento di difficoltà reale per trovare soluzioni immediate. Ma sul medio-lungo periodo immaginiamo che la Ztl possa diventare un’isola pedonale chiusa definitivamente al traffico pensando a qualcosa di strutturale e non a singoli eventi o manifestazioni”. 

Come ripensare il centro dunque? “Noi immaginiamo il centro come un polo culturale legato ai due teatri ma anche all’ex Consorzio Agrario, attualmente occupato dal Mercato Annonario che dovrà essere restituito allo storico spazio di via Don Morosini. All’ex Consorzio dovrà invece essere trasferito da via Ezio il Conservatorio “Respighi”, consentendo quindi la realizzazione di un nuovo Polo Musicale. Puntiamo poi molto sul potenziamento dell’università con sede nel Palazzo M e sull’implementazione di nuove facoltà, come ad esempio agraria o veterinaria. Senza però dimenticare tutta una serie di servizi che mancano e che vanno garantiti agli studenti, molti dei quali non sono del posto”. 

E come ripensare invece la Marina di Latina puntando sul turismo? “Prima di parlare di turismo bisogna affrontare il tema di una riqualificazione della Marina. Mi riferisco ad una serie di interventi su accessi al mare, pulizia della spiaggia, inversione del senso unico, completamento di via Massaro. Tra le priorità dovrà esserci l’immediata soluzione della questione degli stabilimenti facendo leva sulla normativa regionale che consenta la destagionalizzazione, senza dimenticare la portualità e le grandi opere attese per l’approdo di Rio Martino ed il porto di Foce Verde. 

Un elemento è però importante sottolineare: tutto quello che riguarda l’idea di una ‘città futura’ è legata alla necessità di trovare risorse esterne al bilancio comunale che non può sostenere questo tipo di infrastrutture. Dobbiamo essere noi bravi ad avere un’antenna fissa a Bruxelles per intercettare risorse: Regione e fondi europei dovranno essere di fondamentale importanza per questi progetti. 

Parliamo di infrastrutture: Roma-Latina e metro. “La Roma-Latina è un’infrastruttura fondamentale per la provincia pontina, ma secondo me ancora più strategico è il casello autostradale: l’allaccio all’autostrada a 15 chilometri di distanza ci porta direttamente in Europa senza passare per la barriera di Roma. Dal momento che questa è un’opera ancora non finanziata, se sarò io il sindaco di questa città sensibilizzerò gli Enti preposti ad intervenire in tal senso. Per quanto riguarda la metro, il progetto va preso in considerazione insieme a quello della “Mare-Monti”, valutando con attenzione il problema dei costi d’esercizio".

I primi interventi da fare nei primi 100 giorni di governo? “Se sarò sindaco il mio primo impegno sarà quello di ridare qualità della vita ai nostri concittadini. La prima cosa da fare riguarderà l’arredo urbano e il taglio dell’erba. A seguire ci saranno la sistemazione delle strade, la sicurezza dei cittadini attraverso la videosorveglianza, da far ripartire e da implementare, e la manutenzione delle scuole. Un’altra priorità che dovrà vedermi impegnato sarà la questione del cimitero comunale e del rapporto con la società concessionaria: ci concentreremo sulla modifica della convenzione con Ipogeo dedicando particolare attenzione all’abolizione della odiosa ‘tassa sul morto’”.

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