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L’INTERVISTA - Sovrani unico candidato sindaco donna: “Serve un’inversione di rotta”

Parla l'aspirante primo cittadino: "Oggi a candidarsi ci vuole coraggio ed esperienza perché solo senza questa, fatta con legalità e trasparenza, e la vera conoscenza di quello che c'è all'interno del Comune nessuno può fare il sindaco"

“Un’inversione di rotta” con la volontà anche di invitare le donne a “metterci la faccia”, anche in politica: così l’unico candidato sindaco donna alle comunali a Latina, Marilena Sovrani, sintetizza la sua decisione di scendere in campo in queste elezioni. 

Una candidatura che è comunque figlia di un “percorso naturale, iniziato nelle circoscrizioni, poi proseguito in Consiglio comunale fino alla carica di assessore”; una decisione dettata anche dall’idea che, “pur provenendo dalla vecchia legislatura”, una sua candidatura “poteva andare a scardinare un po' il sistema e il modo di fare politica nella città”. 

VERSO IL VOTO - Una città, quella di Latina, che, per il candidato sindaco sostenuto dalle due liste Marilena Sovrani Sindaco e Latina Popolare, arriva alle elezioni delusa ed amareggiata, al termine di “un percorso, all’interno dell’amministrazione, con rappresentanti che hanno pensato a volte più agli interessi di pochi che della collettività. Le priorità di un’amministrazione - spiega Sovrani -  devono diventare ad esempio i servizi sociali, dal momento che ci sono tante persone che vivono sulla soglia della povertà, o le scuole, pensando ad una pianificazione degli interventi di manutenzione per far star bene i bambini e gli operatori. Bisogna partire quindi dalle piccole cose - ribadisce l’aspirante primo cittadino - per arrivare a quelle più grandi in un percorso che deve avere come parole d’ordine la riorganizzazione e la valorizzazione della macchina amministrativa, cambiando sistema e creando una rete fra i diversi settori e i vari assessorati”.

Oggi a candidarsi ci vuole coraggio ed esperienza - prosegue -, perché senza l’esperienza, quella buona fatta con legalità e trasparenza, e la vera conoscenza di quello che c’è all’interno del Comune nessuno può fare il sindaco. Non si possono fare grandi promesse ai cittadini ma bisogna assicurare loro di vivere in modo degno, perché la politica è servizio”. 

LE GRANDI OPERE - “Voglio stare con i piedi per terra e voglio essere reale; le grandi opere mi hanno sempre fatto paura perché sono difficili da realizzare. Per questa città c’è bisogno di mettere a posto le cose che già ci sono. Prendiamo ad esempio la metro, con un progetto che ormai è vecchio, o il mercato annonario. Per la vecchia struttura di via Don Morosini sono state fatte diverse proposte, ma lì deve tornare il mercato, come vogliono anche gli stessi operatori, anche se sicuramente va ripensato e rivisto in chiave futura”. 

CULTURA E TURISMO - Cultura e turismo, possono diventare, per l’aspirante primo cittadino di Latina, un volano per lo sviluppo economico del territorio. “Turismo perché abbiamo un mare che può permettere questo, ‘violentato’ con interventi strutturali a spot mentre serve invece una pianificazione precisa per dare uno stile ad un lido che non deve essere scollegato dalla città e che raccolga anche le proposte degli operatori. Altro motore per lo sviluppo di Latina è la cultura attraverso la valorizzazione dei nostri musei, la collaborazione con le associazioni, l’organizzazione di laboratori per i giovani finendo con il teatro, o meglio i teatri che per la città possono essere ‘la gallina dalle uova d’oro’ ma che necessitano di una manutenzione continua”. 

URBANISTICA - “In tema di urbanistica credo che vadano ripresi i piani particolareggiati sospesi per vedere quanto c’è di salvabile e di pulito e quanto invece è stato fatto per favorire i costruttori; va preso caso per caso e analizzato con un’istruttoria pubblica. Io sono contraria al cemento disordinato che toglie spazi verdi e cambia la fisionomia della città - spiega Sovrani -, mentre sono favorevole all’ipotesi dell’edilizia residenziale pubblica”.

ZTL -  Per quanto riguarda il centro, per l’aspirante primo cittadino, la “Ztl va ridotta solo al fine settimana” mentre deve essere “eliminata la pista ciclabile perché fatta in questo modo è pericolosa per quelle poche persone che la percorrono come anche per gli automobilisti”. Per ridare vigore alla Ztl, invece “si può pensare, in accordo con i commercianti, a degli eventi che siano però il risultato di due concetti che secondo me sono fondamentali in ogni settore dell’amministrazione, vale a dire di una panificazione e di una programmazione”. 

I PRIMI 100 GIORNI - “Come prima cosa, se dovessi essere eletta sindaco - conclude Sovrani -, da rivedere la pianta organica, riorganizzare e valorizzare la macchina amministrativa, e quanto più possibile attuare un sistema di innovazione per alleggerire la burocrazia; potenziare due settori importanti come i servizi sociali e i rapporti con l’Europa per intercettare fondi, per finire con un’attenzione particolare subito alle scuole con i due assessorati al Diritto allo Studio e all’Edilizia Scolastica che devono stare insieme”.

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