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Elezioni, Calandrini al ballottaggio: “Coletta il candidato sindaco ombra del Pd”

Conferenza stampa per l'esponente di Fratelli d'Italia che oltre a fare un'analisi del dato elettorale non ha risparmiato una dura accusa all'avversario e al centrosinistra. Su Coletta: "Finiamola con la storia del candidato civico lontano da logiche di partito"

Si scalda subito il clima nel capoluogo pontino in vista del ballottaggio del 19 giugno prossimo tra Nicola Calandrini e Damiano Coletta. 

A poco più di 24 ore dal voto, conferenza stampa questa mattina dell'esponente di Fratelli d’Italia che oltre a fare un’analisi del dato elettoraledel primo turno non ha risparmiato una dura accusa all’avversario Coletta e al centrosinistra. Sono 45 i voti dopo le elezioni di domenica separano i due candidati sindaco con Calandrini che ha ottenuto il 22,17% delle preferenze a fronte del 22,11% di Coletta. 

“I risultati finali dicono che il sottoscritto è stato il candidato sindaco più votato - ha tenuto a ricordare Calandrini durante la conferenza stampa -, un successo reso possibile grazie al contributo di quanti hanno supportato la mia candidatura, da Cuori Italiani a Noi con Salvini alle altre liste, e grazie a tutti i cittadini che hanno compreso la concretezza del mio impegno e la solidità del nuovo centrodestra creato a partire dalla svolta delle primarie. 

Primarie che sono state il segno della discontinuità ma che hanno dimostrato che il centrodestra a Latina e' ancora radicato ed ha un futuro. Sono convinto che sarò io il sindaco di Latina ed è proprio questa idea di rinnovamento che ci distingue e che caratterizzerà la nuova maggioranza, composta da 16 o 17 giovani e donne, assoluti neofiti della politica pronti ad entrare in azione con le loro idee innovative”.  

Calandrini si è poi soffermato sul suo avversario al ballottaggio, Damiano Coletta: “In questa città si è consumato un feroce tradimento all’interno del Partito Democratico perché attraverso un’operazione di puro trasformismo il mio avversario politico è il candidato sindaco ombra del Pd, perché, e su questo punto voglio essere chiaro, è stato scelto in corsa un altro candidato in sostituzione di Enrico Forte. E la conferma arriva dalla fulminea comunicazione dello stesso Forte dell'appoggio incondizionato a Coletta per il ballottaggio quando i risultati non erano ancora acquisiti. 

Finiamola quindi con la storia del candidato civico lontano da logiche di partito - rincara Calandrini -. Al ballottaggio si confronteranno due candidati politici a tutti gli effetti: il sottoscritto, reduce da un percorso regolare e trasparente avviato con le primarie; Coletta, esclusivamente riconducibile al centrosinistra, per il quale andranno sfatati tanti luoghi comuni. C’è stato un travaso di voti che ha permesso di far arrivare Coletta al ballottaggio: il 5% che manca a Forte se lo è preso lui e sono i voti del Partito Democratico” ha proseguito Calandrini che si è detto pronto al confronto con il candidato sindaco di Lbc.  

Mi voglio confrontare con lui e voglio mettere a nudo ciò che il mio avversario rappresenta, cioè il nulla – dichiara il leader di Fratelli d’Italia -. Coletta ha parlato in questi mesi solo di cultura, e pur rispettando questo tema, non si può pensare che in questa città si viva solo di pane e cultura. Questa città ha enormi problemi che non ho causato io, che in qualità di presidente del Consiglio fatto solo il notaio del Consiglio stesso perché la legge non mi consentiva di poter fare altro. 

Coletta si deve confrontare con me rispetto ai temi della città - prosegue Calandrini -. Mettiamo da parte la demagogia e confrontiamoci sul futuro della città e sui problemi concreti, e un sindaco deve dimostrare, con puntualità e trasparenza, come pensa di risolverli”. 

L'esponente di Fratelli d’Italia durante la conferenza ha poi smentito la possibilità di apparentamenti ufficiali, peraltro previsti dalla legge, con altri candidati esclusi, né accordi politici: “Mi rivolgerò agli elettori della mia città, non cercherò apparentamenti o chissà quali accordi. Guardando l’esito delle elezioni, i cittadini hanno ben compreso il mio progetto politico frutto di un lavoro fatto in soli due mesi e iniziato dopo le primarie, perché voglio ricordare che prima delle primarie il centrodestra in questa città non esisteva più, era polverizzato. Grazie alla mia intuizione e a quella Enrico Tiero, con il successivo apporto di Noi con Salvini abbiamo fatto un’operazione straordinaria che ha portato a ricompattare il centrodestra. Oggi a Latina c’è un nuovo centrodestra che guarda al futuro che ha alla base un concetto di autodeterminazione”. 

Sarò il sindaco di tutta la città - ha poi concluso il candidato sindaco -, senza distinzioni tra centro e borghi, e mi affiderò ad una maggioranza del tutto rinnovata e giovane: in consiglio comunale ci saranno 16 o 17 neofiti della politica, con una persona come me che rappresenta l’esperienza, la profonda conoscenza della macchina amministrativa. La macchina amministrativa è una struttura complessa che ha bisogno di persone esperte per dirigerle. Guai a fare avventure”.

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