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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Elezioni 2016 - Lettera dei parroci ai candidati: Sovrani, Forte e Calandrini raccolgono l’appello

I tre candidati sindaco raccolgono l'appello che i parroci hanno rivolto loro con una lettera. Forte: "Interlocutori fondamentali"; Calandrini: "Il primo atto per un dialogo costruttivo e duraturo"

Raccolgono l’appello dei parroci di Latina che hanno avevano inviato loro una lettera i candidati sindaco Marilena Sovrani, Enrico Forte e Nicola Calandrini.

Una lettera che arriva ad un mese esatto dalle elezioni, in piena campagna elettorale, e con la quale i parroci di Latina hanno rinvolto una appello ai candidati tutti, sindaco e consiglieri, ad “avere passione per il proprio territorio”, passione per la città, per la legalità e per l’impegno comune per le cause comuni.

ENRICO FORTE -Accolgo con gratitudine la lettera aperta che i parroci e i viceparroci della Forania di Latina hanno indirizzato ai candidati alle prossime elezioni amministrative.
Sono grato perché ritengo che la Chiesa sia un interlocutore ineludibile per la politica la quale, in nome di una sana laicità, non può, pregiudizialmente, escludere dal dialogo civico e civile quanti operano in favore dell’Uomo e della Città.
Nella nota si richiamano tre disposizioni interiori, tre «passioni», quali caratteristiche richieste ai prossimi amministratori di Latina: una grande passione per la città; una grande passione per la legalità; una grande passione per l’impegno comune per le cause comuni.
Ne aggiungo una quarta che, a mio parere, ingloba le altre: una grande passione politica, «arte nobile e difficile», e non «per» la politica.
La passione politica ha accompagnato la mia vita fin dall’adolescenza. Essa è, per me, una disposizione interiore, direi innata: è il divieto all’indifferenza, al ripiegamento nel privato.
La passione politica mi vieta di essere indifferente alla vita della città nella quale abito e mi impone di condividere il carico delle storie di quanti abitano accanto a me.
La passione politica mi spinge a trasformare la disposizione interiore in impegno attivo, in atti concreti:
1.Perché la Città sia di tutti e di ciascuno: infatti  il mio progetto è quello di lavorare sulla coesione sociale, sulle pari opportunità.
2.Perché in essa la legalità e la trasparenza siano il linguaggio comune, condiviso da amministratori e cittadini: il patto  della Trasparenza con la città l’ho già siglato, sarà l’asse portante della prossima amministrazione comunale. Voglio un municipio trasparente, a partire dall’agenda del sindaco, che sarà resa pubblica. Come pubblici saranno tutti gli atti e le spese.
3.Perché in essa le differenze non siano motivo di divisione: solo una reale convivialità delle differenze è capace di divenire forza comune che sa coagularsi intorno a quei valori condivisi che consentono ad ogni uomo e ad ogni donna di condurre una esistenza degna.  Creare momenti di incontro, favorire nuovi spazi di aggregazione  – sfruttando i tanti luoghi della città e dei borghi male utilizzati – sarà compito del prossimo sindaco.
Raccolgo e ricambio volentieri l’augurio di buon lavoro con il quale si conclude la missiva e raccolgo altrettanto volentieri l’invito al dialogo, con l’auspicio che questo diventi lo stile ordinario e condiviso di tutti coloro che non hanno timore a sporcarsi le mani con la Storia
”.

NICOLA CALANDRINI - "Il primo atto per un dialogo costruttivo e duraturo". Così il candidato sindaco del centrodestra Nicola Calandrini commenta la lettera inviata dai parroci ai candidati di Latina. "Ho molto apprezzato la lettera dei parroci di Latina che per i temi trattati è molto vicina ai miei obiettivi di programma, e di governo se sarò eletto sindaco, ma anche  ai valori tradizionali del centrodestra.
La grande passione per la città che i parroci ci chiedono di avere è la stessa che ho sempre avuto. Lo dimostrano i primi punti del mio programma: il decoro urbano, il verde pubblico, la sicurezza per i cittadini, l'attenzione alle fasce più deboli, lo sviluppo economico con il turismo al primo punto, e la legalità. Ritengo che questa lettera possa essere il primo atto di collaborazione e confronto continuo con i parroci, che sono a tutti gli effetti dei referenti sul territorio, nei quartieri e nei borghi. Il dialogo può essere costruttivo e importante per unire le periferie alla città, senza che nessuno debba sentirsi escluso. Del resto i parroci si prendono cura delle anime e i sindaci dei cittadini, quindi è un lavoro che possiamo fare insieme
”.

MARILENA SOVRANI - Tutela delle fasce deboli, rifiuto delle lobbies, addio ai personalismi”. Sono i cardini della lettera aperta rivolta da parroci e vice parroci della Forania di Latina ai candidati sindaci. Ho trovato interessante e motivo di riflessione un passaggio della lettera in questione, quello in cui i sacerdoti propongono le parole di Paolo VI, secondo il quale “la politica è la forma più alta di carità”. Carità intesa come amore nei confronti del prossimo, come solidarietà civica, sociale e psicologica. Come candidato sindaco accolgo con gioia la proposta di guida politica che arriva dal Clero pontino, come cittadina mi chiedo se sia facile individuare ai giorni nostri, specie all’interno delle caste partitiche, soggetti che siano al servizio della gente, che rifuggano dalle lobbies e che antepongano il benessere dei cittadini al proprio. Il mio compito di politico, aldilà degli esiti elettorali, resterà quello di stare tra la gente, capire ciò di cui ha bisogno la popolazione di Latina e dare il mio piccolo contributo”.

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