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Regionali Lazio 2013

Crisi, D’Ottavi: “Agricoltura e infrastrutture per lo sviluppo pontino”

Per la candidata al Consiglio regionale del Pdl, il rilancio dell'agricoltura e l'ammodernamento delle infrastrutture sono i nodi fondamentali per lo sviluppo dell'economia pontina

Il rilancio dell’agricoltura e l’ammodernamento delle infrastrutture; due condizioni, secondo Lillia D’Ottavi, candidata al Consiglio regionale per il Pdl, su cui puntare per lo sviluppo economico della provincia pontina.

“La parola d'ordine è la modernizzazione – esordisce la candidata del Pdl - perché solo così si riesce a competere con il mercato globale che oggi schiaccia i nostri prodotti e la nostra economia. Gli agricoltori pontini portano sui mercati qualità ed eccellenza, anche se a costi più elevati. Ciò è causato anche da accordi internazionali svantaggiosi per noi, come quelli del cosiddetto ‘Corridoio verde’, che hanno messo in ginocchio le nostre aziende e che vanno perciò revocati. Per sviluppare questo settore dobbiamo agire sul doppio binario: salvaguardare i piccoli agricoltori promuovendo il consumo locale dei nostri prodotti a ‘chilometri zero’, e soprattutto aiutare le grandi aziende di prodotti tipici e di qualità, pensiamo ad esempio al kiwi pontino o alla mozzarella di bufala, ad essere competitivi sul mercato regionale, nazionale e internazionale, aiutandoli a promuovere e ad esportare le loro produzioni”.

“Per rispondere a questa esigenza – sottolinea D’Ottavi -, ma il discorso si estende anche al settore industriale e turistico, è necessario l’adeguamento delle infrastrutture vecchie almeno di 30 o 40 anni, ormai inadeguate alle esigenze economiche e ai flussi moderni. Da 15 anni, ad esempio, si parla e si sono finanziati studi e progetti per la realizzazione della cosiddetta SuperPontina e della bretella Cisterna-Valmontone. Ma intanto le industrie se ne vanno, i nostri prodotti, i pendolari e i temerari turisti che intendono visitare la nostra provincia restano spesso intrappolati sulla Pontina in code interminabili, con effetti negativi sulla competitività del nostro territorio e dei suoi prodotti, agricoli e manifatturieri, e sulla capacità di attrarre investimenti e turisti. Per non parlare della spaccatura in due della nostra provincia, con un collegamento nord-sud garantito dall’Appia o addirittura dalla via Flacca. Un turista che in estate partendo da Roma voglia visitare Sperlonga e Gaeta potrebbe impiegarci anche 4 ore, magari sotto il sole, mentre con un comodo treno in un’ora è a Firenze e in tre a Milano. Pensiamo davvero di poter fare turismo e promuovere l’economia in questa situazione?”.

“A volere tutto - conclude Lillia D’Ottavi - spesso non si riesce neanche a partire con le cose prioritarie. Allora, per risolvere, almeno in parte se non del tutto, questi problemi, basterebbe realizzare almeno il collegamento autostradale con la Cisterna-Valmontone, che alleggerirebbe anche il traffico sulla Pontina, rendendo necessaria soltanto un suo adeguamento, con un notevole risparmio di tempo e di risorse economiche. La Cisterna-Valmontone è più breve (37 chilometri) e il suo tracciato corre su terreni liberi, senza cioè il problemi e le lungaggini degli espropri. Questo è quello che davvero le imprese, i tecnici, i professionisti di questa provincia chiedono ai politici e alla Regione, oltre che ad un maggiore ascolto e confronto sulle singole materie e sui singoli problemi. Cosa che spesso finora non hanno trovato”.

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