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Regionali Lazio 2013

Ecomusei, Forte: “Legge regionale per rivalutare il territorio pontino”

Il candidato del Pd in Regione: "L'istituzione di una rete ecomuseale rappresenta una chance di un futuro sviluppo eco-compatibile del territorio non soltanto pontino ma del Lazio"

Approvare la legge regionale per rivalutare non solo il Lazio ma anche il territorio pontino. Questo, secondo il candidato del Pd Enrico Forte, il compito del prossimo Consiglio regionale che “dovrà riprendere e approvare in tempi rapidi la proposta di legge sull’istituzione degli ecomusei del Lazio, rimasta ferma in Commissione dopo la caduta della Giunta Polverini. Si tratta, infatti, di uno strumento di straordinaria efficacia per la valorizzazione e la salvaguardia dei siti, dei saperi e delle tradizioni del nostro territorio”.

Forte interviene così sul progetto, incompiuto, che prevede la costruzione di una rete di ecomusei nel Lazio sulla base della Convenzione europea sul paesaggio stipulata da tutti i Capi di Stato dell’Unione Europea nel 2000 e poi ratificata nel 2006 dal Parlamento italiano. “Si tratta in particolare di una istituzione che riguarda il paesaggio in tutti i suoi molteplici aspetti multidisciplinari con in più la dimensione sociale: una struttura senza pareti che fa del territorio di appartenenza stesso la struttura espositiva monumenti, opere infrastrutturali, abitazioni, saperi, sapori, stili e tradizioni rappresentando così la vita e l’identità culturale di una comunità”.

“La proposta di legge approvata in sede di Commissione regionale nel giugno dello scorso anno il cui iter si è poi interrotto a causa delle dimissioni della Giunta – ricorda Enrico Forte – prevedeva appunto la messa a sistema delle quattro realtà esistenti nel Lazio tra le quali l’ecomuseo dell’Agro pontino che, nato nel 2004 e inserito nella Rete internazionale Local World, riunisce tutti i Comuni ricadenti nell’ambito di gestione del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino. Un progetto che punta alla valorizzazione e tutela dei paesaggi e della cultura con fini ambientali e turistici e che ha anche il pregio di contribuire alla conservazione delle tradizioni locali dei piccoli Comuni che rischiano di scomparire”.

Il candidato del Partito Democratico sottolinea come l’istituzione di una rete ecomuseale “rappresenta una chance di un futuro sviluppo eco-compatibile del territorio non soltanto pontino ma del Lazio, divenendo strumento per nuove risorse che possano rivitalizzare l’economia locale attraverso prodotti locali a chilometro 0, enogastronomia tipica, mercati rionali delle filiere corte, design, servizi educativi e di supporto logistico, turismo locale e dell’accoglienza, artigianato e si impegna ad accelerare i tempi di approvazione della legge regionale per fornire al territorio pontino e regionale un efficace strumento di rilancio economico e turistico”.

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