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Regionali Lazio 2013

Regionali, Casapound punta sull'agricoltura e incontra i contadini

Il candidato alla presidenza della Regione, Simone Di Stefano, a Latina per incontrare i coltivatori pontini; due le proposte: etichetta antispeculazione e una rete mercati regionali

A distanza di qualche giorno dalla presentazione della squadra e dei candidati pontini alle elezioni regionali, il candidato di CasaPound alla presidenza della Regione, Simone Di Stefano, torna di nuovo a Latina. Ma questa volta per incontrare i coltivatori pontini, per ascoltare le loro richieste e mettere sul tavolo le soluzioni di Cpi per far uscire il settore primario dalla pesante crisi che attraversa.

“L'agricoltura, patrimonio della comunità nata e cresciuta con la bonifica dell'agro pontino, deve tornare ad essere un settore economico trainante per questo territorio'' ha dichiarato Di Stefano.

''L'aumento dei campi incolti a causa della sproporzione tra i costi della produzione e i prezzi di vendita dettati dai grossisti, il problema quote latte, Equitalia che confisca i beni necessari alla produzione: è da tempo che gli agricoltori pontini chiedono risposte alla politica senza ottenere soluzioni – ha sottolineato il candidato alla presidenza del Lazio di CasaPound -. I produttori di Latina stanno ancora pagando lo scotto del 'corridoio verde' voluto da Alemanno ai tempi in cui era ministro dell'Agricoltura, un canale preferenziale che permette a merci nord africane senza controllo chimico/sanitario di essere incassettate e vendute come made in Italy prodotto dell'agro pontino: una misura assurda a cui va immediatamente posto rimedio” .

Cpi sostiene che “il rilancio dell'economia regionale e del settore agricolo in particolare passino innanzitutto dal promuovere le condizioni perché il 'made in Lazio' possa essere sempre la prima scelta per i cittadini”; due le misure che vengono proposte: “l'imposizione di una etichetta antispeculazione, con l'indicazione della provenienza e del prezzo all'origine, per i beni agroalimentari in vendita presso la grande distribuzione, e la creazione di una rete di mercati regionali che vendano esclusivamente prodotti agroalimentari del Lazio''.

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