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Ex Banca d’Italia, quale futuro? Interrogazione di Calandrini, la replica di Ranieri

Il senatore di Fratelli d’Italia: “Acquisire l’edificio a patrimonio o ad uso del Comune è la sola strada per evitare che possa finire in mani private". "Lavoriamo per restituire l’immobile alla città" replica l'assessore

Interrogazione di Nicola Calandrini sull’ex sede della Banca d’Italia a Latina il cui futuro, scrive il senatore di Fratelli d’Italia in una nota, “resta un mistero”. 

“Il Comune - dichiara Calandrini - ha annunciato tramite diversi interventi dell’assessore Ranieri apparsi sulla stampa di voler acquisire l’immobile di Piazza della Libertà. Ad oggi sappiamo che i termini per presentare la manifestazione di interesse sono scaduti e che l’immobile non è ancora stato assegnato. Per questo ho depositato un’interrogazione affinché l’Amministrazione comunale dica esplicitamente se ha presentato domanda, che riscontri ha avuto, cosa intende farne con quell’immobile e se intende coinvolgere altri enti pubblici vista la vastità dell’edificio”.

“La Banca d’Italia - prosegue il senatore - rientra tra gli edifici di fondazione, e come tale va preservato e tutelato, in quanto riveste una estrema importanza storica e architettonica. Acquisire l’edificio a patrimonio o ad uso del Comune è la sola strada che abbiamo per evitare che possa finire in mani private. Da ultimo, riutilizzare quell’immobile permetterebbe di dare nuova vita a Piazza della Libertà e contestualmente di rilanciare l’economia del centro cittadino. Sono certo che l’Amministrazione Coletta non vuole lasciarsi sfuggire questa occasione, tuttavia già una volta presentai un’interrogazione e non ottenni sufficienti rassicurazioni. Stavolta mi attendo una risposta ben precisa”.

Replica Ranieri: “Nessun mistero. Lavoriamo per restituire l’immobile alla città”

E' arrivata nel tardo pomeriggio la replica dell'assessore a Decoro, Manutenzioni e Patrimonio, Lavori pubblici del Comune di Latina, Emilio Ranieri. "L’interrogazione su Banca d’Italia da parte del senatore Calandrini è sicuramente legittima, se finalizzata a conoscere l’azione dell’Amministrazione. Se invece lo scopo è quello di metterne in discussione l’indirizzo politico, credo che il senatore stia sbagliando - dichiara l'assessore in una nota -. Abbiamo più volte dichiarato di voler promuovere l’utilizzo pubblico dell’immobile a favore della città. I termini richiamati per effettuare l’offerta vincolante non sono scaduti in quanto il Comune ha scritto già da molto tempo al servizio Dismissioni e Patrimonio della Banca chiedendo una proroga motivata dalle necessità previste dalla normativa in materia di bilancio degli enti locali. La proroga scade il 31 marzo prossimo. Insieme al Sindaco - e con il supporto del Dirigente alla Valorizzazione del Patrimonio - stiamo lavorando a soluzioni che possano restituire alla città un immobile di pregio che non dovrà essere destinato meramente ad uso ufficio. Già oggi - conclude Ranieri - alcuni soggetti istituzionali hanno mostrato un fortissimo interesse all’utilizzo. Per questo continuiamo a lavorare con serenità e determinazione per regalare alla città nuove opportunità".

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