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Bufera in Comune, Pd: “Trasparenza nella gestione del personale”

Dubbi dell'opposizione circa l'assunzione di un geometra già dipendente dell'Inpdap e che nelle scorse amministrative era candidato nella lista di sostegno al sindaco

Un dipendente dell’Inpdap “in prestito” al Comune, per una spesa di circa 31mila euro annui. Questa è la denuncia dei consiglieri del Pd Nicoletta Zuliani e Giorgio De Marchis.

“Se è vero che le amministrazioni sono costrette al risparmio estremo imposto dalle finanziarie come del resto la stragrande maggioranza dei cittadini, il Comune di Latina ci deve spiegare quale urgenza eccezionale l'ha spinta a richiedere un geometra in servizio presso un altro ente, l'Inpdap, in 'prestito' agli uffici del Comune per la bellezza di circa 31mila euro annui” gridano a gran voce De Marchis e la Zuliani.

La delibera, la numero 352 del 2011, era stata firmata poco prima di Natale e riguarda un dipendente dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica; un geometra preso in carico in posizione di comando che, alle ultime amministrative, risultava tra i candidati a sostegno proprio del sindaco Di Giorgi. Un caso che ha fatto andare su tutte le furie l’opposizione che scalpita per avere chiarezza in merito e maggiore trasparenza nelle decisioni prese dal primo cittadino stesso.

“Non c'era proprio nessuno con le medesime competenze all'interno dei nostri uffici che poteva svolgere le mansioni pensate per lui? È stata fatta una ricognizione? Come l'amministrazione giustifica una scelta così 'preziosa' in termini economici? Quali 'incredibili vantaggi' avremo da una tale operazione?”  tuonano dal Pd

Eppure, fanno sapere De Marchis e Zuliani, la disciplina legislativa in materia parla chiaro e prevede il comando possa essere “disposto, per tempo determinato e in via eccezionale, per riconosciute esigenze di servizio o quando sia richiesta una speciale competenza”

“Abbiamo forti dubbi rispetto all'eccezionalità e quindi alla stessa legittimità di questo specifico caso, eccezionalità che la norma impone nei casi di comando, e vorremmo conoscere da parte dall'assessore al Personale del Comune di Latina, quali forti motivazioni spingono la nostra amministrazione a impiegare 31mila euro del capitolo personale delle sue casse per un impiegato d'eccezione –continuano i consiglieri -, quando al suo interno ci sono architetti ed ingegneri che svolgono mansioni inferiori con competenze superiori e ai quali, troppo spesso, non vengono accordati gli straordinari per far procedere più speditamente il proprio lavoro con la motivazione che bisogna risparmiare”.

“Un'amministrazione schizofrenica dovrebbe cercare di mantenere meglio il difficile equilibrio tra giustizia, coerenza ed equità. La politica del personale messa in campo dall'amministrazione è preoccupante, ogni giorno emergono fatti e atti amministrativi che dimostrano sempre più che la maggioranza si muove sulla base di criteri parentali e privatistici per la gestione del personale – concludono De Marchis e Zuliani -. Su questa brutta pagina di gestione familiare e privatistica il PD chiederà chiarezza e trasparenza”.

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