rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Guardie ambientali, il servizio non parte: le spiegazioni dell’assessore Addonizio. Animi accesi in commissione

Il tema è stato al centro della commissione trasparenza che però è stata rinviata

Non è ancora partito il servizio di guardie ambientali per lo svolgimento di attività di vigilanza e controllo in materia di abbandono dei rifiuti a Latina. Le 36 guardie ambientali, di due associazioni, hanno giurato alla fine del gennaio  e rassicurazioni erano arrivate nei mesi scorsi dal Comune sull’avvio del servizio nel mese di settembre. 

Il tema è stato ieri al centro della commissione trasparenza convocata dalla presidente Floriana Coletta alla presenza dell’assessore all’Ambiente Franco Addonizio, degli uffici e delle due associazioni di volontariato, Vigiles e Laboratorio Verde le Fedelissima Fare Ambiente, alle quali il commissario straordinario aveva affidato il servizio che era stato proposto e avviato durante la precedente consiliatura. Al centro della discussione, appunto, le motivazioni della revoca del servizio e come risolvere il problema.

Ma gli animi durante la commissione si sono scaldati e, alla fine, la seduta è stata rinviata su richiesta della maggioranza. 

Le spiegazioni dell’assessore Addonizio

L’assessore Addonizio ha poi chiarito attraverso una nota l’iter che ha portato alle 36 nomine di guardie ambientali delle due associazioni, che hanno sottoscritto la convenzione nel dicembre 2022. “Al ritardo nell’avvio del servizio – ha chiarito l’assessore – ha contribuito la tempistica necessaria alla predisposizione dei tesserini di riconoscimento e della modulistica sanzionatoria, attività inerente il periodo di gestione commissariale, periodo peraltro contrassegnato da diversi trasferimenti di ufficio dei dirigenti in servizio”. Addonizio è arrivato poi a chiarire perché, a oggi, le guardie ambientali non sono in servizio, affrontando la problematica relativa al contributo. “Premesso che – ha spiegato Addonizio – i servizi oggetto dell’Avviso pubblico e della successiva convenzione stipulata tra le parti e sottoscritta sono a titolo gratuito, nella convenzione è spiegato che l’Ente potrà ‘eventualmente’ riconoscere un contributo. L’ufficio si è infatti attivato confrontandosi con il servizio Finanziario per la verifica della disponibilità di risorse da utilizzare subordinata, comunque, a un procedimento di variazione di bilancio con le relative tempistiche. Tale possibilità è stata prospettata alle associazioni durante una riunione del 4 settembre 2023 nel corso della quale è stata fornita rassicurazione verbale sul riconoscimento di un contributo pari a 1.000 euro per ogni associazione.

Non avendo registrato opposizioni in merito, è stato concordato l’avvio delle attività di vigilanza e controllo per il giorno 11 settembre. L’amministrazione ha però ricevuto due comunicazioni - ha aggiunto l’assessore -, la prima richiedente una determina di impegno di spesa per l’avvio del servizio e la seconda di segnalazione di un calo di volontari che rendeva impossibile, al momento, effettuare il servizio. Vista la sopravvenuta indisponibilità delle associazioni a svolgere il servizio e considerato anche il termine finale di validità della convenzione, fissato al 31 dicembre 2023, e considerate le esigenze economiche rappresentate a più riprese, l’ufficio ha avviato la predisposizione di una nuova procedura nella quale sarà espressamente previsto lo stanziamento di una somma a carico del bilancio comunale da destinare al servizio”.

“Sabotaggio a priori della commissione da parte della maggioranza”

“Ancora una volta abbiamo assistito a un atteggiamento prevaricante e arrogante da parte della maggioranza, che ha finito per sabotare ancora i lavori della commissione Trasparenza, l’unico strumento in mano all’opposizione, abbandonando per la seconda volta consecutiva la seduta e votando un inutile rinvio” hanno commentato i consiglieri di minoranza Dario Bellini e Floriana Coletta di Lbc, Daniela Fiore del Pd e Nazzareno Ranaldi Per Latina 2032. “Mancavano soltanto le missive di revoca e diffida – aggiungono - atti di cui si poteva prendere visione in pochi minuti, ma soprattutto sui quali l'assessore avrebbe ampiamente relazionato, se solo la sua stessa maggioranza glielo avesse consentito. Così non è stato. Con toni violenti e reazioni scomposte e del tutto fuori luogo dei consiglieri Mulè e Valletta, la maggioranza ha preferito invece sabotare a priori i lavori della commissione, di fatto sfiduciando anche il proprio assessore che era pronto a relazionare. Era più importante evidentemente far capire chi comanda anziché affrontare e risolvere i problemi dei cittadini. La mancanza dei documenti era chiaramente un pretesto, visto il rilievo marginale dei documenti nuovi rispetto a una tematica i cui atti, già presenti in albo pretorio, devono ritenersi disponibili alla consultazione e quindi noti a tutti i commissari. Si deve notare inoltre che l'assenza di documenti è un tema usato strumentalmente dalla maggioranza solo in questa commissione. Si ricorderà come è stata portata in commissione una variazione di bilancio da 8milioni senza alcun riferimento documentale e come la commissione congiunta sul Biogas fosse ancorata unicamente al comizio del consigliere Valletta senza dedurre nient’altro sulla questione”.

“In questo modo dunque – conclude l’opposizione – viene impedito alla minoranza di esercitare il suo ruolo e si manca di rispetto all’istituzione e ai cittadini, dimostrando evidentemente quanto poco valgano i problemi della città per questa parte politica. Ciò appare ancora più grave considerata la situazione di emergenza rifiuti costante che vive la nostra città e sulla quale la maggioranza non assume alcuna posizione politica".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guardie ambientali, il servizio non parte: le spiegazioni dell’assessore Addonizio. Animi accesi in commissione

LatinaToday è in caricamento