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Impianto trattamento fanghi a Sermoneta, dubbi del Comune. Chiesto tavolo in Provincia

Lettera del sindaco Damiano al presidente Medici che l'Ente si è espresso in maniera definitiva sulla realizzazione dell’impianto che Acqualatina spa intende realizzare in via Fontana Murata

Esprime perplessità l’Amministrazione di Sermoneta dopo che nei giorni scorsi il settore Ambiente della Provincia di Latina si è espresso in maniera definitiva sulla realizzazione dell’impianto per il trattamento dei fanghi che Acqualatina spa intende realizzare in via Fontana Murata, nell’area industriale.

Il sindaco di Sermoneta Claudio Damiano ha scritto una lettera al presidente della Provincia Medici manifestando le proprie perplessità e chiedendo la convocazione di un tavolo provinciale. “Si tratta di un parere collegato alla definizione della Valutazione di Impatto Ambientale e a seguito di ulteriore documentazione prodotta dalla ditta incaricata dal Gestore dei Servizio Idrico Integrato – si legge nella nota –. Il parere prescrive, da quello che ci è dato conoscere, l’aggiornamento continuo del programma di autocontrollo sulle acque reflue; la prioritaria analisi dei fanghi esterni agli impianti gestiti dal Gestore, con una specifica autorizzazione al trattamento, da parte della Segreteria Tecnica Operativa, destinati alla lavorazione nell’impianto in oggetto. Sulla vicenda la Amministrazione Comunale di Sermoneta, aveva espresso già le sue perplessità ed inoltrato osservazioni. Le prescrizioni indicate dalla Provincia, con il provvedimento adottato, si condividono ma non risolvono le problematiche in materia di 'contesto ambientale complessivo' del territorio tra Sermoneta e Latina Scalo. Un territorio che sarà interessato anche e contemporaneamente dall’impianto a bio masse di via dell’Industrie”.

Il sindaco ricorda come nella seduta del 29 agosto il Consiglio comunale di Sermoneta "all'unanimità ha ribadito la sua contrarietà ai due impianti e alla necessità che le autorizzazioni non vengano esaminate singolarmente ma in una visione di compatibilità ambientale più ampia con un’analisi complessiva che deve riguardare i singoli impianti, le problematiche legate alla viabilità e al trasporto, ai possibili inquinamenti atmosferici e delle acque, alle garanzie e alla loro gestione pubblica, partecipata, alle azioni di ristoro ambientale".

“In ultimo, ma non come importanza, la crisi che ha investito nei giorni passati lo stabilimento Corden Pharma (500 dipendenti) pone una problematica che non può non essere affrontata “prima” del rilascio dei pareri formali dei singoli settori delle Pubbliche Amministrazioni: si sta andando verso un fenomeno di accentuata “de industrializzazione” o di forte riduzione degli occupati nel settore industriale e manifatturiero. E, al tempo stesso, alla sempre più massiccia presenza di impianti a forte impatto ambientale e con poca occupazione. Tutto questo, non può non essere affrontato “prima” dalla Politica, dagli Enti che gestiscono il territorio”.

Il Sindaco chiede dunque un incontro immediato “al fine di convocare un apposito tavolo provinciale sul quale trattare, affrontare le problematiche sopra riportate. Comprese quelle relative ai due impianti di via delle Industrie e via Fontana Murata”.

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