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Doppio incarico, Di Giorgi lascia Regione? Forse questione di ore

Prende corpo la voce della volontà del primo cittadino di lasciare la carica di consigliere regionale. La decisione arriva nel giorno della sentenza del tribunale per il ricorso del Pd

Quella di oggi potrebbe essere la giornata giusta per chiudere definitivamente il capitolo incompatibilità del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi.

Per le 13 presso il Comune è infatti prevista una conferenza stampa del primo cittadino del capoluogo sull'argomento. E, come si vocifera ormai da giorni, potrebbe arrivare la comunicazione delle sue dimissioni da consigliere regionale.

Proprio oggi è prevista, infatti, in tribunale l’udienza per il ricorso presentato dal Pd per chiedere proprio la decadenza di Di Giorgi.

Il ricorso era stato avanzato nei mesi scorsi dagli esponenti del Partito Democratico che, spogliate le vesti di politici, avevano indossato quelle di semplici  cittadini. Nella circostanza, infatti, avevano fatto appello all’articolo 70 del Tuel, il Testo Unico degli Enti Locali, secondo il quale la decadenza di un sindaco - come anche del Presidente della Provincia, di consiglieri comunali, provinciali o circoscrizionali -, può essere richiesta da qualsiasi cittadino elettore del comune preso in considerazione.

A questo punto potrebbe essere davvero questione di ore. Proprio la decisione del sindaco di Latina di lasciare la Pisana potrebbe far si che il Partito Democratico ritiri definitivamente la petizione presentata in tribunale nei mesi scorsi e si chiuda così  un capitolo della politica locale che ha tenuto banco non solo nel capoluogo.

Nei primi 10 mesi del suo mandato, infatti, Di Giorgi più volte si è trovato al centro di polemiche e ricorsi. Ricordiamo anche quello presentato al Tar da Claudio Moscardelli all’indomani della vittoria dell’esponente del Pdl alle elezioni del 15 e 16 maggio del 2011, e giudicato infondato dallo stesso tribunale amministrativo, e quello di Lilli D’Ottavi al tribunale di Roma, in quanto prima dei non eletti tra le fila del Pdl alle ultime regionali, e quindi avente diritto alla poltrona di consigliere regionale qualora fosse decaduto lo stesso Di Giorgi.

Come si vede, quindi, una vicenda davvero intricata che potrebbe finalmente essere sciolta a breve.

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