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Carcere di Santo Stefano, interrogazione di Calandrini per sbloccare i fondi e la riqualificazione

Il senatore di Fratelli d'Italia chiede al ministro per i Beni e le attività culturali di ricostituire il tavolo permanente con gli enti locali

"Ricostituire tempestivamente il tavolo tra Enti locali, Cipe, Demanio, Ministero dei beni culturali, per discutere di Ventotene e soprattutto del carcere di Santo Stefano, al fine di proseguire con il processo di riqualificazione e recupero della struttura carceraria sull'isola di Santo Stefano". Lo chiede il senatore pontino di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini che in questi giorni ha presentato in Senato un'interrogazione al ministro per i Beni e le attività Culturali.

"Il carcere storico di Santo Stefano, poco distante da Ventotene, era diventato luogo di attrazione turistica per via degli illustri prigionieri celebri che in passato scontarono al suo interno la propria pena - continua il senatore di FdI - . Attualmente la struttura è abbandonata e in uno stato di assoluto degrado. Nel 2015, in seguito a un tavolo tra Regione Lazio, Demanio e Comune di Ventotene, furono stanziati 70 milioni di euro finalizzati al ripristino del carcere. Perché non si procede con il recupero della struttura? Recuperare lo storico carcere e metterlo a disposizione della comunità locale di Ventotene è un importante supporto per il turismo locale e per il rilancio dell'intera economia dell'isola".

Nell'interrogazione al ministro il senatore Calandrini sottolinea che nel 2016, in seguito alla dichiarazione di inagibilità del carcere, ormai pericolante, il Comune di Ventotene è stato costretto a chiudere la struttura, "con un evidente danno per l'economia locale - aggiunge Calandrini - per l'attrattiva turistica esercitata dal carcere, che registrava un afflusso di vsitatori annuali stimato in circa 6mila unità". Nell'agosto del 2017 tramite il Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) è stato avviato l'iter del progetto di riqualificazione e nel febbraio 2018 si è tenuta l'ultima riunione del tavolo permanente per proseguire l'iter del progetto di recupero, poi non più convocato. "Le risorse stanziate - aggiunge il senatore - rimangono pertanto ad oggi inutilizzate, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno ricostituire il tavolo permanente tra enti locali, Cipe, Demanio, Ministero dei beni culturali, su Ventotene e il carcere di Santo Stefano per far proseguire il processo di riqualificazione e recupero della struttura; quali iniziative  intenda  adottare  per sbloccare  le somme  stanziate e avviare  le  procedure  di riqualificazione, messa in sicurezza, valorizzazione della struttura carceraria sull'isola di Santo Stefano, al fine di mettere a disposizione della comunità locale di Ventotene un importante supporto al turismo, allo sviluppo e al rilancio dell'intera economia dell'isola".

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