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Il caso

"Salviamo il laghetto del parco San Marco": il Comune incontra le associazioni

Diciannove tra enti e comitati avevano sollecitato interventi urgenti di ripristino della pompa dell'acqua per salvare le specie animali e vegetali che vivono nello specchio d'acqua del parco

Il primo a lanciare l'allarme sul problema del laghetto artificale del Parco San Marco, con il ricambio d'acqua bloccato da mesi, era stato alcuni giorni fa il consigliere di Lbc Dario Bellini. In seguito, un nuovo appello all'amministrazione comunale è stato firmato anche dai rappresentanti di 19 tra enti, comitati e associazioni del territorio, da Italia Nostra a Legambiente fino a Cittadinanzattiva e Plastic Free. L'obiettivo era quello di sollecitare con urgenza la manutenzione delle pompe dell'acqua e tutelaredunque la permanenza delle varie specie che popolano lo specchio d'acqua del parco.

"Nel laghetto si è stabilizzato un ecosistema naturale che, rimasto inalterato negli anni, ha consentito la vita di molte specie acquatiche animali e vegetali - hanno scritto le associazioni coinvolte - Sin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 2015 con il commissario Barbato, dopo la consultazione di esperti competenti in materia, venne introdotta nel laghetto la specie di pesci Gambusia affinis, che si nutrono di larve di zanzara e consentono un sano controllo della proliferazione di questi insetti. Allo stesso tempo vennero sistemate piante acquatiche fitodepuratrici nonché le bellissime ninfee dalla generosa fioritura. Intorno alla fine del 2019 sono stati visti per la prima volta alcuni esemplari di Germani Reali. Questi uccelli selvatici hanno scelto in modo spontaneo lo specchio d’acqua in oggetto come luogo nel quale stare e anche riprodursi e sono così diventati parte integrante del parco, testimoni della biodiversità del nostro territorio e per tutti noi un valore aggiunto alla bellezza del luogo, molto apprezzato dai cittadini. La manutenzione della pompa sommersa è fondamentale per garantire il ricambio dell’acqua perché non diventi stagnante e non manchi mai ossigeno per la vita di animali e vegetali. Attualmente però, e così da mesi a questa parte, la suddetta pompa è fuori uso e nel frattempo - segnalano ancora - complice l’aumento delle temperature, l’acqua del laghetto è diventata putrida; infatti stanno cominciando a morire i pesci. La riparazione non dovrebbe costare più di 800 euro".

"Abbiamo inoltre appreso a mezzo stampa dell’intenzione di spostare i Germani Reali altrove, nonostante la specie abbia scelto quel luogo come dimora - spiegano ancora le associazioni e i comitati firmatari dell'appello - Chidiamo dunque al sindaco di Latina Matilde Celentano e alla sua amministrazione che siano poste in essere tutte le misure necessarie per ripristinare lo stato del luogo e che i Germani Reali restino al parco San Marco, nella loro nicchia ecologica spontaneamente scelta. Più precisamente, chidiamo che sia riparata la pompa sommersa e rimessa in funzione giornalmente per il tempo necessario al ricambio di acqua e che vengano rimesse in funzione, temporizzate e periodicamente manutenute, le piccole pompe del riciclo dei giochi d’acqua".

Ora i rappresentanti di tutte le associazioni sono stati convocati dalla sindaca Celentano a dall'assessore Massimiliano Carnevale. "Nell'incontro - spiega il Comune in una nota - verranno valutate le soluzioni migliori per mettere in sicurezza gli animali che si sono stanziati nel laghetto del parco San Marco e per restituire alla città uno spazio vivibile, anche dal punto di vista igienico-sanitario. Ci siamo da subito messi a disposizione – ha dichiarato la sindaca Matilde Celentano – per un incontro in cui ascolteremo le istanze dei cittadini. L’obiettivo è condividere le decisioni e lo faremo ascoltando tutti gli attori interessati”.

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