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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Sviluppo del litorale e ormeggio al Mascarello: "Il progetto c'è, rendiamolo operativo"

L'intervento della consigliere comunale di Latina Maria Grazia Ciolfi che invita a ripartire dal lavoro già fatto e a portare a compimento iquanto già elaborato per la marina

“Portiamo a compimento i progetti per il litorale di Latina già avviati nell’interesse della comunità”. L’appello arriva dal capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Ciolfi la quale, con riferimento alla proposta di adeguamento degli accessi alla Foce del Mascarello per rendere fruibili gli ormeggi fatta dalla consigliera Cochi, ricorda come nel 2019 proprio con l’intento di verificare la possibilità di costruire uno scivolo di alaggio lungo la Foce del Mascarello. venne convocata una conferenza di servizi, in cui furono chiamati a partecipare tutti gli enti competenti sull’area.

“L’esito della conferenza – spiega la Ciolfi - in cui erano presenti anche il Consorzio di Bonifica e la Capitaneria di Porto, fu perentorio: la foce non può accogliere ormeggi, anche di piccole imbarcazioni, per ragioni di sicurezza, legati al sistema delle chiuse del canale e alla possibilità di piene improvvise, che riverserebbero, senza adeguato preavviso, quantità di acqua ingenti alla foce, con conseguenti gravi danni su eventuali ormeggi ed attività ad  essi correlate. Fu per tale ragione che nella successiva pianificazione del PUA lo scivolo di alaggio è stato previsto sul tratto di arenile adiacente la foce del canale”.

Il suggerimento della consigliere M5S all’amministrazione è quella, se l’obiettivo è quello  di riattivare nel più breve tempo possibile l’indotto del diportismo  nautico, ma anche la pesca professionale, di ripartire proprio dal PUA,  che prevede un punto di ormeggio con un canale di alaggio pubblico di 18 metri e banchine galleggianti nello specchio acqueo antistante e  contestualmente finalizzare la procedura di affidamento del Porto  canale di Rio Martino, già assegnato, che dovrebbe prevedere a carico  degli aggiudicatari , la realizzazione delle opere e servizi mancanti.  “Questa a mio avviso è la via più rapida da seguire – conclude - anche in nome di  quella continuità amministrativa più volte invocata e che eviterebbe di  perdere tempo prezioso, su questioni già sviscerate e superate”. 

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