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Provincia, mozione contro la sospensione di Cusani: sì del Consiglio

Il documento, passato con i voti della maggioranza, discusso dopo il provvedimento del prefetto Antonio D'Acunto che ha sospeso il presidente della Provincia in seguito alle due condanne in primo grado

Passa la mozione contro la sospensione del presidente della Provincia di Latina Armando Cusani.

Questa mattina il Consiglio provinciale ha votato a maggioranza il documento che si oppone al provvedimento emesso dal prefetto di Latina, Antonio D’Acunto, alla fine del mese di ottobre dello scorso anno, in seguito alle due condanne di primo grado nei confronti del numero uno di via Costa - una per abuso d'ufficio e una per abuso edilizio - e sulla base della legge Severino.

La mozione è stata così approvata con i soli voti della maggioranza; al momento della votazione, infatti, questa mattina l’opposizione ha abbandonato l’aula mentre il presidente del Consiglio provinciale, Michele Forte, ha votato contro.

LA POSIZIONE DI FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA E LISTA CUSANI - Nella mozione approvata questa mattina, spiegano gli esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lista Cusani, viene ribadita “l’incompetenza del Consiglio a dare esecuzione alla dichiarazione prefettizia relativa alla sospensione del Presidente Cusani oltre a ribadire che la Legge Severino appaia, in maniera manifesta, violativa dei principi fondanti dell’ordinamento giuridico”.

Pur se stanchi di ripetere da ormai tre mesi tali concetti ci teniamo ad evidenziare che la mozione non ha la finalità di garantire ad Armando Cusani alcuna restituzione di funzioni presidenziali  - proseguono - ma solamente quella di acclarare una carenza di legittimazione del Consiglio a dare esecuzione alla dichiarazione del Prefetto”.

Non sono mancate poi le critiche nei confronti del presidente Forte e della minoranza in Consiglio. “Anche oggi, ma ormai la cosa non ci stupisce più, dobbiamo prendere atto di un atteggiamento incomprensibile e pretestuoso da parte del Presidente Michele Forte. A inizio seduta, e nei giorni scorsi tramite stampa, ha manifestato la volontà di raggiungere un’intesa su un testo della mozione che potesse essere condiviso e quindi votato anche dallo stesso. Abbiamo inteso accogliere tale invito e quindi abbiamo emendato la nostra mozione  uniformandola al testo elaborato e proposto dallo stesso Michele Forte. Ebbene, il Presidente del Consiglio, ha comunque espresso un voto contrario senza fornire alcuna motivazione utile a spiegare tale sua ennesima acrobazia.

La minoranza, dal canto suo, anche nella seduta odierna, piuttosto che manifestare legittimamente il proprio voto contrario, ha preferito abbandonare l’aula. Ciò che rammarica è che anche oggi l’opposizione non abbia sentito il bisogno di spogliarsi della propria logica di appartenenza ed esprimere un sentimento contrario ad una legge, la Severino, che viola principi fondamentali  contenuti nella nostra carta Costituzionale”

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