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Omicidio stradale, Di Giorgi: “Da introdurre al più presto nel codice penale”

La posizione del sindaco di Latina: "Torno a ribadire che, oggi più che mai, è necessario attivare tutte le procedure affinché venga finalmente introdotto il reato di omicidio stradale"

Introdurre al più presto il reato di modico stradale nel codice penale”. A ribadire un’idea già fortemente sostenuta anche in passato il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi.

“Torno a ribadire che, oggi più che mai, è necessario attivare tutte le procedure affinché venga finalmente introdotto il reato di omicidio stradale. Da tre anni sostengo questa battaglia e anche in qualità di vice presidente nazionale dell’Anci mi auguro che alle parole possano finalmente seguire  iniziative concrete da parte delle massime istituzioni nazionali, a partire dal Governo e dal Parlamento ”.

“Ho accolto con soddisfazione le prese di posizioni di coloro che negli ultimi giorni, come nel caso del ministro Alfano, si sono schierati dalla parte di chi è favorevole ad introdurre il reato di omicidio stradale - prosegue il primo cittadino del capoluogo pontino -. Mi auguro che la sensibilità del Governo tenga conto dell’opinione pubblica, che già si è espressa anche attraverso la raccolta di firme per introdurre una legge che va da in tale direzione”.

“Coloro che commettono omicidi mettendosi alla guida sotto l’effetto di alcool o droghe o per palese imprudenza non possono restare in una situazione di sostanziale impunità – continua Di Giorgi - e per questo occorre accelerare i tempi per l’introduzione di questa nuova norma del codice penale. Già ai tempi del Governo Monti era stato presentata una proposta di legge di iniziativa popolare che prevedeva che un conducente che commette un omicidio in condizioni di guida con tasso alcoolemico sopra 1,5% g/l, o di guida alterata dall’assunzione di droghe sia punibile con una pena detentiva non inferiore nel minimo a 8 anni e nel massimo a 18 anni, nonché con la previsione dell’arresto in flagranza. Inoltre era prevista come sanzione amministrativa accessoria la revoca della patente nonché l’impossibilità  di conseguirne in qualsiasi tempo altra e comunque il divieto di circolare sul territorio nazionale, ancorché con patente di guida conseguita in altro Stato.

Occorre prevedere gli strumenti giuridici per agire a tutela della sicurezza pubblica. Io sto dalla parte delle vittime della strada e di loro familiari.

Da primo cittadino di Latina e da vice presidente nazionale dell’Anci sono pronto a promuovere tutte le necessarie azioni presso le opportune sedi affinché possa essere introdotto il reato di “Omicidio stradale” nel nostro  Codice penale”.      

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