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Piano del commercio, arriva l’ok. Pd: “Il regolamento non è risolutivo”

Voto favorevole al documento anche da parte del Partito democratico che non nasconde alcune perplessità: "Ora il piano va affiancato da altri interventi che possano garantire il rilancio del settore"

È stato approvato il piano del Commercio al termine di una discussione durata mesi. Un piano che ha ricevuto il parere favorevole anche dal Partito Democratico che non manca comunque di fare alcune precisazioni.

“Rimane tutta la nostra critica sulla metodologia adottata per arrivare la redazione del piano – spiega il consigliere Omar Sarubbo -. È mancato uno studio aggiornato sulla situazione economico-commerciale del capoluogo che permettesse di fondare le nostre scelte su dati oggettivi aggiornati. L’ultima analisi risale allo studio dell’architetto Marchetti nel 2003. Manca un piano del traffico e uno studio che analizzi gli impatti seguenti agli insediamenti delle grandi attività commerciali. Manca sostanzialmente la fotografia della Latina della crisi economica. Il Partito democratico ha comunque proposto numerose modifiche a questo piano e gli otto emendamenti da noi presentati sono stati approvati dall’aula, stravolgendo completamente la bozza iniziale”.

Tanti i temi trai quali, spiega il Partito democratico, “la possibilità di inserimenti nel centro storico di attività commerciali di dimensioni massime di 2500 metri a esclusione dei centri commerciali; la possibilità di realizzare nei borghi e al mare strutture medie (da 250 mt a 2500 mt) compresi piccoli centri commerciali; i centri commerciali oltre 2500 metri potranno essere realizzati nel centro direzionale dove già ne esistono altri (Latina Fiori, Le Corbusier etc…); l’obbligatorietà di aggiornare annualmente lo studio sullo stato del commercio nel capoluogo; le agevolazioni per le attività commerciali di prodotti culturali (gallerie d’arte, librerie, prodotti editoriali e musicali) che potranno insediarsi all’interno del centro storico sgravate di molti obblighi tecnici e normativi come quello di dover fornire i parcheggi; l’obbligo per tutte le attività superiori a 801 metri di realizzare apposite zone relative alla movimentazione delle merci; l’obbligatorietà per le grandi strutture di prevedere, oltre ai parcheggi per i portatori di handicap, anche un numero di parcheggi rosa riservati alle donne in stato di gravidanza”.

“È un piano importante che ci ha visto protagonisti in positivo del tentativo di rendere questo strumento utile al futuro economico della città – afferma il presidente -. Le regole e la programmazione sono state per troppo tempo parole bandite dal dibattito amministrativo. Oggi, seppure con un drammatico ritardo di 15 anni, siamo giunti a una importante approvazione”.

“Lo avevamo richiesto da tempo – gli fa eco il capogruppo del Pd Giorgio De Marchis - e pensiamo sia uno strumento utile anche se ancora non sufficiente per tentare di avviare una fase di rilancio del settore commerciale cittadino che da anni subisce gli effetti pesanti della crisi. Tuttavia, come sostenuto in aula, per il Partito Democratico il regolamento approvato non è di per sé risolutivo se non viene affiancato da altri interventi che possano garantire il rilancio del settore. Per esempio un moderno piano del traffico che possa rivitalizzare e rendere maggiormente vivibile la città e soprattutto, come proposto dal Pd ieri in Consiglio comunale, alla pedonalizzazione del centro storico".

“Ho lanciato la sfida al sindaco Di Giorgi sulla pedonalizzazione del centro storico, da troppo tempo annunciata e mai presa seriamente in considerazione – afferma il capogruppo -. Pensiamo che sia venuto il momento che Latina si adegui al resto delle città italiane ed europee attraverso la realizzazione di una vasta area pedonale nel centro storico che funga da volano al rilancio della vivibilità dello stesso e del settore commerciale.

L’impegno assunto dal sindaco è quello di portare la pianificazione della nuova isola pedonale entro il 31 dicembre in consiglio comunale. Siamo convinti che sarà necessario e opportuno coinvolgere le associazioni degli operatori e i rappresentanti sociali nel procedimento che porterà all’approvazione dell’isola pedonale – conclude il capogruppo Giorgio De Marchis - e nello stesso tempo ci auguriamo che da parte degli operatori commerciali ci sia un’apertura culturale rispetto alla pedonalizzazione e che non si ripetano invece le chiusure conservatrici che hanno caratterizzato i tentativi passati”.

“Il nostro voto favorevole al regolamento per il commercio – conclude De Marchis - non vuole essere soltanto l’adesione a un documento amministrativo ma rappresenta un segnale di disponibilità a lavorare per migliorare la nostra città”.

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