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Ponte a Le Ferriere, progetto approvato nonostante il no del Pd

Il consiglio comunale firma il provvedimento superando l'ostacolo del voto contrario dell'opposizione. Menegatti: "Non valorizzate le risorse turistiche e ambientali della città"

Il ponte sul fiume Astura a Le Ferriere si farà. È quanto è emerso dall’acceso consiglio comunale di ieri, dove il progetto è stato approvato, dopo un caldo dibattito grazie ai soli voti della maggioranza.

Si sono astenuti, infatti, Patarini e Fioravanti, mentre tutto il Pd, che comunque con la sua presenza ha garantito il numero legale al consiglio necessario per poter votare, ha espresso parere contrario.

Ed è, inevitabilmente, polemica all’uscita dall’aula, con un’opposizione che si dice delusa e amareggiata per la decisione che presa. “Credo che la prospettiva di sviluppo doveva essere altra – ha affermato Marcello Menegatti coordinatore del circolo del Pd Latina Nord -: avrei voluto che i 2milioni di euro fossero spesi per il ponte ma in un progetto che servisse alla valorizzazione del borgo, dei suoi cittadini e delle sue risorse produttive. Le Ferriere è Satricum, Santa Maria Goretti, l’Astura, i vigneti, l’agricoltura di livello. Riteniamo quindi che l’intervento, così come posto e progettato, abbia altri evidenti fini che non vanno a favore degli abitanti ma che, anzi, rischiano di compromettere ancora di più e definitivamente il senso di comunità e il valore della storia e delle vicende umane che Le Ferriere è stato capace di produrre nei secoli”.

E così il voto contrario del Pd è stata l’occasione per una denuncia a trecento sessanta gradi nei confronti di un amministrazione, che secondo l’opposizione, manca di un vero progetto di sviluppo della città. Il ponte sul fiume Astura è stata l’occasione per accusare il Comune di “lucrare e depurare i borghi – ha continuato Menegatti -. Il pericolo, già ampiamente verificatosi altrove, è che rischiamo di diventare un passaggio per la viabilità pesante: non bus turistici ma camion che dalla Pontina avrebbero comodo collegamento con Nettuno e con la discarica. Nascondersi dietro al “turismo” per giustificare l’opera è ridicolo: il tesoro culturale e attrattivo presente in zona è stato semplicemente ignorato”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Omar Sarubbo, consigliere comunale del Pd che ha accusato la giunta Di Giorgi di non essere in grado di valorizzare le risorse turistiche, ambientali e archeologiche della città. L’opera inutile costerà 2 milioni di euro e muterà la natura della viabilità e del borgo - ha commentato Sarubbo -: crediamo che i soldi vadano spesi meglio favorendo lo sviluppo verde e turistico di uno dei borghi storici più importanti di Latina.

Chiude il capogruppo del Pd in consiglio comunale Giorgio De Marchi: “La scelta di questo tipo, pur legittima, è profondamente sbagliata: quel territorio va ulteriormente tutelato per le sue risorse naturali e storiche. Questa è la via da seguire per lo sviluppo e la rinascita di Le Ferriere”.

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