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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Scontro tra avvocatura comunale e sindaca. Celentano: "Corpo agile, non più autoreferenziale"

Una lettera degli avvocati e una pronta risposta della prima cittadina Matilde Celentano ha acceso la discussione sull'organizzazione e l'indipendenza della struttura

E' scontro tra la sindaca Matilede Celentano e l'avvocatura comunale, dopo una lettera aperta inviata dai legali dell'amministrazione alla stessa sindaca, al direttore generale, agli assessori al Personale e al Patrimonio e alle organizzazioni sindacali. Nella missiva l'avvocatura comunale fa il punto sui rapporti istituzionali, la rioriganizzazione e la regolamentazione delle funzioni, ponendo l'attenzione sul'adozione di misure organizzative per garantire la piena indipendenza e autonomia del personale togato, ma anche sulla figura del coordinatore professionale e sulla necessità di adeguare la dotazione organica della struttura.

Non si è fatta attendere la replica della sindaca Celentano: "Trovo irrituale leggere sui giornali i contenuti di una nota interna indirizzata a me e ricevuta soltanto da poche ore da parte dell’avvocatura comunale, e proprio quando il caso sollevato intorno alla compatibilità della figura del segretario generale del Comune alla guida dell’Avvocatura è in fase di interlocuzione con l’Ordine degli avvocati - spiega la sindaca - Per quanto riguarda il nuovo regolamento in via di definizione tende ad adeguare la struttura alle nuove esigenze dell’amministrazione e della società. L’avvocatura dovrà essere un ufficio al servizio degli uffici al fine di indirizzare al meglio la loro azione amministrativa. Alla stregua della cosiddetta avvocatura 4.0 deve essere un corpo agile e snello e non autoreferenziale come avvenuto fin oggi in cui i suoi componenti devono agire in piena autonomia alle dirette dipendenze come sta avvenendo nei più evoluti enti del Parse".

"Forzare sul tasto della mai messa in discussione autonomia e indipendenza degli avvocati togati reclamando la nomina di un coordinatore, ancorché interno - aggiunge però la prima cittadina Matilde Celentano - mi sembra una contraddizione che si può agevolmente superare con l’affidamento delle funzioni di carattere amministrativo-burocratico a un dirigente non togato.  Quanto alregolamento approvato nel 2019 dall’amministrazione Coletta e da subito contratto dall’avvocatura, è noto che che il nuovo regolamento è in fase di definizione e sarà mia cura imprimere un’accelerazione all’iter di approvazione". La sindaca si sofferma anche sulla questione della distanza tra gli uffici e l’archivio dell’avvocatura, circostanza che a detta dei legali dell'ente non consentirebbe il raggiungimento degli abituali standard produttivi: "Se davvero il rendimento del personale dell’avvocatura  è penalizzato dal fatto che i locali dell’archivio non siano a portata di mano - conclude - non resta che immaginare una riunificazione dei due presidi, cosa che stiamo serenamente valutando di fare per venire incontro alle istanze dei legali dell’ente. Al netto di tutto, mi preme ribadire che c’è tutta l’attenzione da parte mia e dell’intera amministrazione a fare in modo che il delicato e insostituibile lavoro dell’Avvocatura comunale possa svolgersi nelle migliori condizioni e nel totale ossequio dei principi di autonomia e indipendenza, cosa che peraltro ci adoperiamo di garantire anche a tutti gli altri uffici che operano al servizio dell’amministrazione e dei cittadini".

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