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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

I sindaci firmano un appello per Zingaretti, dalla provincia 16 adesioni

Un documento che passa in rassegna i traguardi raggiunti in questi anni di governo regionale e i prossimi obiettivi da realizzare. Sottoscritto da 203 primi cittadini su 378

Sono 203 i sindaci del Lazio, su un totale di 378 Comuni, che hanno firmato un appello a favore del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Provengono al civismo e da diversi schieramenti politici e i nomi sono tutti consultabili sul nuovo sito www.sindaciperzingaretti.it, che raccoglie le adesioni e le motivazioni dei primi cittadini che hanno individuato in Nicola Zingaretti un leader possibile nel Lazio. Tra questi, 16 i primi cittadini pontini.

Le parole del presidente Zingaretti

"La prima cosa che voglio dire ai sindaci - dichiara il presidente Zingaretti - è grazie della fiducia, farò di tutto per esserne degno. E' un bel segnale e anche il simbolo di un'alleanza nuova che sta nascendo per continuare a cambiare e a difendere la nostra comunità. Dall'esperienza di questi anni il fatto che i protagonisti siano i sindaci è importante perché sono quelli che hanno tenuto botta e hanno visto quanto è difficile ma possibile cambiare per migliorare le cose Ovviamente li incontrerò per scrivere insieme il programma in cinque incontri che faremo nelle province, affinché questa disponibilità si trasformi in protagonismo dei territori che dovranno essere gli attori principali di un'alleanza nuova per il Lazio fuori da ogni schema". "Sicuramente - aggiunge il presidente della Regione Lazio - immagino un protagonismo dei sindaci nelle liste civiche, poi molto dipende anche dalle disponibilità e da quello che faremo. Adesso bisogna renderli protagonisti della scrittura del programma e cioè delle scelte che dovremo fare. Il primo passaggio sarà sarà proprio quello di ascoltarli anche per raccogliere contributi che verranno da queste esperienze di governo". 

Il testo integrale dell'appello dei sindaci

Riportiamo il contenuto integrale dell’appello sottoscritto dai sindaci: “Negli ultimi anni, caratterizzati da una crisi sociale drammatica e da una riduzione della spesa pubblica, noi sindaci siamo stati sul fronte, una vera e propria trincea dello Stato. Il quotidiano punto di incontro tra richieste, domande, rivendicazioni dei cittadini e necessità di dare risposte efficaci. Nel Lazio questa situazione è stata ancora più complessa. Una Regione che nel 2013 pagava le imprese e gli stessi gli enti locali dopo 1015 giorni, con un effetto drammatico per il nostro sistema economico, rappresentava, anche per i nostri Comuni, un problema immenso. E’ stata una stagione difficile, ma anche di riscossa e ricostruzione. Oggi molti problemi rimangono aperti, ma il Lazio è più forte e, se è più forte la nostra comunità regionale, siamo più forti anche noi. In questi anni, dopo l’esperienza della Provincia di Roma, il Presidente Nicola Zingaretti, dopo aver ereditato uno squilibrio di bilancio e una struttura burocratica obsoleta, ha iniziato a cambiare. Il lavoro paziente di risanamento e la drastica riduzione degli sprechi hanno significato anche più risposte per i territori – si legge all’interno del sito -  Tutti insieme abbiamo lavorato per garantire ai cittadini un sistema sanitario adeguato e degno di un paese civile, obiettivo difficile per una Regione commissariata che, ancora nel 2013, aveva centinaia di milioni di disavanzo con livelli essenziali di assistenza ben al di sotto della media italiana. Oggi la sanità è finalmente in attivo ed è iniziata una nuova stagione di assunzioni e di stabilizzazioni dei lavoratori precari, sono aumentati i livelli essenziali di assistenza e la qualità delle cure. Nei trasporti, oggi Cotral, dopo i rischi di fallimento, è un’azienda sana. Dopo quasi 20 anni nuovi bus arrivano in tutti i territori della Regione ed i pendolari, dopo lunghi anni di attesa, possono utilizzare una flotta di treni rinnovata per l’80%. La programmazione europea e il saldo dei debiti ci riconsegnano una Regione più seria e affidabile. Finalmente la nostra comunità regionale non è più il problema italiano, ma torna a investire e a essere competitiva con le aree più avanzate del Paese. Le comunità locali del Lazio possono oggi guardare alla Regione con speranza e positività, a partire dalla Capitale. Un’istituzione finalmente in grado di colmare gli squilibri territoriali, sostenere i piccoli comuni e le aree interne e accompagnare i nostri Comuni nel difficile lavoro del miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Una Regione risanata e più forte è condizione essenziale per aiutarci a migliorare la rete dei servizi alla persona, sostenere chi è in difficoltà e creare nuova occupazione. Ora non dobbiamo fermarci e non possiamo tornare indietro. Questi primi risultati vanno consolidati. In anni drammatici di tagli e di radicali trasformazioni istituzionali, la Regione ha tenuto e Nicola Zingaretti è stato un buon Presidente. Per questo, pensiamo che il suo lavoro debba continuare anche nella prossima consiliatura. Sarebbe la prima volta nel Lazio, ma proprio di questo abbiamo bisogno. Per difendere insieme le nostre comunità ed essere più forti nella competizione nazionale e internazionale”.

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