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Terracina, il bilancio di un anno. Il sindaco: “Soddisfazioni e criticità ci hanno rafforzato”

Conferenza stampa di fine anno per Nicola Procaccini che ha ripercorso il 2017 guardando anche al prossimo anno: “L’obiettivo è risolvere i problemi rimasti in piedi e proseguire nell’affermazione delle eccellenze di Terracina”

Si è svolta a Terracina la conferenza stampa di fine anno del sindaco Nicola Procaccini che ha ripercorso il 2017, descrivendone i momenti più significativi.

La piaga degli incendi. La paura della tromba d’aria

 “Un anno molto intenso, al contempo ricco di soddisfazioni, ma con criticità che ci hanno segnato. Parto proprio da queste ultime perché innanzitutto vanno risolti i problemi. Gli incendi dello scorso agosto hanno aperto una grande ferita in città. Tutti ci siamo sentiti toccati da quegli episodi, frutto quasi certamente di mani criminali. Stiamo lavorando sulla prevenzione di questi eventi e su un intervento che sia il più strutturato possibile al fine di evitare futuri danni. 

Il tornado che ha colpito la periferia nord di Terracina lo scorso novembre, invece, è stata una calamità terribile che ha devastato colture, aziende (soprattutto agricole) e abitazioni. In entrambe le circostanze si sono vissuti momenti di autentico panico e di grande pericolo sventati dallo straordinario lavoro della struttura di soccorso della Protezione Civile, Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine. Per le aziende vittime del tornado, oltre ad assisterle nella richiesta dello stato di calamità, stiamo approntando una forma di sconto fiscale”. 

Il ponte sul fiume Sisto

La vicenda poi del ponte sul Sisto, “la demolizione di una infrastruttura che ha quasi tagliato fuori una parte della nostra città - ha ricordato il primo cittadino di Terracina -. Continua senza sosta il nostro pressing su Provincia e Regione affinchè risolvano la questione. Come Comune abbiamo già offerto proposte di soluzione del problema e disponibilità a farci carico della nostra parte”. 

Il dissesto e l’importanza del turismo

“Dissesto: ne siamo quasi fuori - ha detto ancora Procaccini -, ma la coda è comunque molto dura da affrontare. Rimarrebbero 14 milioni di massa passiva, ma siamo riusciti in questi anni ad accantonarne 10, previdenza che ci lascia un’eredità debitoria residua inferiore ai 4 milioni. Non dimentico che Terracina, solo 6 anni fa, aveva oltre 110 milioni di debiti. Il sacrificio di tutta la città e la disponibilità di molti creditori, ha consentito questo piccolo miracolo. Oggi siamo una città sana, ma non ricca. Lavoriamo per chiudere tutte le pendenze e rimpinguare le casse comunali attraverso lo sviluppo. A questo proposito desidero sottolineare il progressivo incremento dei proventi dell’imposta di soggiorno, indice delle presenze turistiche in città: dai circa 204 mila euro del 2015 siamo passati ai 250 mila del 2016 fino agli oltre 262 mila di quest’anno, con un saldo ancora da chiudere. Terracina ha un’appetibilità turistica in grande crescita. Il prossimo 4 gennaio la neonata fondazione ‘Città di Terracina’ celebrerà il suo primo cda. Si tratta di un passaggio storico per una istituzione a lungo attesa che, finalmente, si occuperà della valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e culturale di Terracina. La redistribuzione logistica degli uffici comunali, grazie alla disponibilità dei locali dell’ex Tribunale e del Calcatore, libera immobili per un nuovo utilizzo sociale e culturale, come nel caso di Palazzo Braschi”. 

Le scuole

“L’accorpamento tra la scuola ‘F. Lama’ ed il rinnovato plesso della ‘E. Fiorini’, nelle more del dimensionamento scolastico approvato dalla Regione Lazio - ha proseguito il sindaco -, ci consentirà di dotare l’istituto ‘Filosi’ di una struttura adeguata per l’indirizzo di studi Socio-Sanitario, esattamente accanto all’assessorato di riferimento e all’Azienda Speciale”. 

Il fabbisogno di personale

“Ripartono le assunzioni nell’Ente. La nostra pianta organica è notevolmente sottodimensionata e costituisce un problema: dai 276 dipendenti del 2010 siamo ai 199 di oggi. I vincoli finanziari non ci hanno consentito di rimpiazzare il personale uscito. Ora possiamo cominciare a ‘rimpolpare’, almeno parzialmente, gli Uffici per aumentare l’efficienza nell’erogazione dei tanti servizi che la città richiede”. 

I fiori all’occhiello

Ci sono due fiori all’occhiello di cui andare fieri: il sindaco fa riferimento alla raccolta differenziata e all’immane lavoro che si sta facendo per far riemergere il Teatro Romano. “Sulla raccolta dei rifiuti si è realizzata una vera impresa: nel 2013 eravamo una città sommersa dai rifiuti, in piena emergenza. Appena 4 anni dopo Terracina non solo è pulita, ma è la città della Lazio, tra quelle superiori ai 30mila abitanti, con la più alta percentuale di raccolta differenziata: 74,90% al 30 novembre 2017. Semplicemente inimmaginabile solo poco tempo fa. Di più: per il 2018 spenderemo 618 mila euro in meno, per un risparmio pro capite di 13,40 euro sulla bolletta. Ci tengo a sottolineare che la media di spesa pro capite nella Regione Lazio è 251 euro (fonte ISPRA) mentre a Terracina, nel 2018, si attesterà sui 190 euro. Il Teatro Romano sta per risorgere e tornare alla fruibilità: il ministero dei Beni Culturali ci ha assegnato due milioni di euro che dovrebbero essere sufficienti per ultimare i lavori, mentre la Soprintendenza ha stanziato 380mila euro per l’abbattimento dell’immobile insistente sul teatro. Manca poco affinchè l’unico Teatro Romano al mondo sito nel Centro Storico di una città sulla ‘Regina Viarum’ e, in più, avente un porto romano, torni alla sua piena, straordinaria funzionalità. 

Gli interventi

“Ascensori per il Centro Storico: cantiere avviato - prosegue ancora il primo cittadino -, per l’estate puntiamo ad averne in funzione il primo. Strade: con i proventi delle sanzioni per le violazioni al codice della strada e la liberazione di risorse finalmente disponibili, avvieremo il rifacimento di molte strade. A brevissimo via Cristoforo Colombo, quindi via Badino e molte periferie. Siamo alla continua ricerca di risorse. Ricordo, infine, l’approvazione del progetto da 4 milioni di euro per la messa in sicurezza del Monte Cucca, un passaggio importantissimo per la sicurezza delle abitazioni sottostanti, della strada Terracina-Prossedi e…non dico altro!” 

Una riflessione in chiusura

“Chiudo con una riflessione - ha infine concluso Procaccini -: abbiamo vissuto una stagione di grandi eventi importantissima tra concerto del 1 maggio, sport da spiaggia, rassegne culturali, avvio della commercializzazione del marchio culturale terracinese grazie all’inizio della collaborazione con Coopculture, il riconoscimento di importantissime aziende multinazionali della crescita di Terracina e, quindi quell’Air Show atteso da migliaia di persone che hanno potuto salutare uno straordinario pilota come Gabriele Orlandi. Terracina saprà rendere definitivamente omaggio a questo suo figlio acquisito nei prossimi mesi”.

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