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Terracina fuori dal dissesto, passaggio di consegne tra l’Organo di Liquidazione e il Comune

Si chiude cosi una delle pagine più amara della storia recente della città. Sindaco Procaccini: “Il destino ora è nelle nostre mani”. Ferracci: “Situazione inverosimile. Terracina meritava nostro aiuto”

Terracina fuori dal dissesto finanziario: le operazioni si sono concluse definitivamente nella giornata di ieri. L’Organo Straordinario di Liquidazione, entrato in carica dopo la dichiarazione del dissesto nel settembre 2011, ha concluso ufficialmente ieri il suo compito presso il Comune di Terracina, e l’atto finale per il passaggio delle consegne è stato siglato dai commissari Ferracci (capo della OSL), Alicandro e Lanzeri per il ministero dell’Interno, dal sindaco Procaccini e dal dirigente Negossi per il Comune. 

Si chiude ufficialmente una pagina molto amara della storia recente della città, ma che ha comunque lasciato insegnamenti fondamentali sulla gestione della cosa pubblica e restituito dignità ad una comunità intera. “Con il passaggio di consegne di oggi -afferma il sindaco Procaccini - abbiamo sancito il riacquisto della piena ‘sovranità’ cittadina” ha detto il primo cittadino. 

“Ora il destino di Terracina è nelle mani di ognuno di noi e dobbiamo fare tesoro di questo incubo che, possiamo dirlo, abbiamo trasformato in una speranza. A Roberto Ferracci, Maurizio Alicandro, Teresa Lanzeri e Francesco Casaburi, consulente del Comune, va il grazie più sincero mio e della città di Terracina per lo straordinario lavoro svolto. Senza la loro dedizione, competenza e passione, difficilmente saremmo usciti dal tunnel. Oggi siamo padroni del futuro nostro e, soprattutto, di quello dei nostri figli. Dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che abbiamo e non indulgere mai verso noi stessi se dovessimo renderci responsabili di manchevolezze nei confronti della comunità”. 

Procaccini conclude con una esortazione alla città: “Terracina deve rimanere questa: una comunità capace di sentirsi tale e di condividere le scelte, di competere per migliorare insieme e non trasformarsi in un agglomerato di furbetti dediti all’individualismo sfrenato e all’invidia sociale che reca solo danno. Siamo ripartiti, non possiamo e non dobbiamo più fermarci”. 

Il dottor Ferracci, capo della OSL, ricorda come “in questi quasi 7 anni di lavoro a Terracina ci siamo trovati di fronte a situazioni e momenti drammatici, inverosimili nella tipologia e nella portata. Pensavamo di aver visto tutto nella nostra professione, ma qui siamo andati oltre. È stato un lavoro lunghissimo e complicato, con momenti di crisi vera e con enormi difficoltà tecniche, ma siamo molto soddisfatti di essere riusciti a risolvere la situazione perché stando qui abbiamo conosciuto anche la parte più bella di Terracina e dei terracinesi, quella parte che meritava di essere aiutata a risollevarsi. Ora salutiamo Terracina e le facciamo il nostro augurio di riprendere il suo cammino con serenità e fiducia”.

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