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Verde pubblico: “760mila euro per l’affidamento esterno del servizio”

Riunione ad hoc in Commissione Trasparenza convocata dal presidente Oma Sarubbo: “Un importo ingente che impone maggiore attenzione nella verifica della legittimità degli atti e della qualità dei servizi resi”

Circa 760mila euro di affidamenti diretti a privati e cooperative per la gestione del verde pubblico; “un importo ingente che impone maggiore attenzione nella verifica della legittimità degli atti e della qualità dei servizi resi” ha commentato il presidente della Commissione Trasparenza, Omar Sarubbo, che per questa mattina ha convocato una seduta ad hoc per conoscere quanto è costata la manutenzione del verde alle casse comunali in quest’ultimo anno.

Circa 760mila euro la spesa per l’affidamento esterno del servizio di manutenzione del verde pubblico, su un totale di 1,3 milioni di euro sborsati dal Comune per il servizio nell’anno 2014: numeri e attività spiegate dal comandante della polizia municipale e nuovo dirigente del settore Ambiente Francesco Passaretti, invitato dallo stesso Sarubbo a intervenire alla seduta. I 760mila euro cui ammontano gli affidamenti diretti sono così ripartiti: circa 450mila sono stati destinati alle cooperative sociali (L.381/91), altri 300mila a imprese private (D.Lgs. 163/06 art. 125 c. 11).

“Come noto questi affidamenti – ricorda Omar Sarubbo - sono anche oggetto di indagini giudiziarie nei confronti delle quali riponiamo grande fiducia e da cui tutta la città attende le risultanze. In ogni caso, come riscontrabile dai numeri, il fenomeno degli affidamenti esterni diretti risulta essere decisamente corposo visto che l’importo per gli stessi corrisponde a più della metà del costo del servizio. Per questo – sottolinea il consigliere del Pd - la commissione Trasparenza vuole fare completa luce su questa vicenda. L’amministrazione ha infatti il compito di verificare la legittimità di questi atti, l’opportunità, la qualità dei servizi resi e la loro economicità. Questa scrupolosa attenzione deve diventare la regola affinché non si corra il rischio che gli affidamenti diretti ad imprese private, a volte necessari per gestire emergenze, divengano un metodo ordinario per eludere gare d’appalto”.

In tal senso, in accordo con il nuovo dirigente si è valutata positivamente la possibilità, per l’immediato futuro, di indire un’unica gara annuale per la manutenzione del verde. “Al fine di verificarne la fattibilità – spiega Sarubbo - siamo in attesa del parere del segretario generale su queste determinazioni dirigenziali di affidamento, un parere che sembrerebbe essere già pronto e per il quale oggi stesso abbiamo prodotto accesso agli atti”.

Un tema particolarmente delicato all’interno di questa vicenda è quello relativo all’affidamento di parte del servizio alle cooperative sociali di tipo B, che garantiscono l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati pari ad un minimo del 30% dell’organico. “Riconosciamo tutti l’opportunità di coinvolgere questi soggetti al fine di erogare un servizio sociale utile a tutta la comunità e alle famiglie degli interessati – afferma Sarubbo - c’è però un unico modo per garantire delicatezza nella trattazione di questi temi ed è quello di assicurare il massimo della trasparenza possibile. Ed è il compito che ci siamo ritagliati perché la trasparenza è lo strumento che tutela in primo tutti i soggetti ben intenzionati. Abbiamo visto cosa è successo a Roma con la coop 29 Giugno, la città non può assolutamente permettersi che l’attività no-profit e socialmente utile divenga lo scudo di alcuni per fare affari privati”.

Il prossimo passo della commissione sarà quello di acquisire il parere del segretario generale e verificare se all’affidamento di questi incarichi sia corrisposto effettivamente un servizio di qualità ed economicamente vantaggioso.

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