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Violenza sulle donne, approvata in Consiglio la legge regionale

Approvata con 28 voti favorevoli, sei contrari e un astenuto. Soddisfatta la consigliera pontina Rosa Giancola firmataria della proposta: "Con la legge 33 si cambia l'approccio all'emergenza"

Con 28 voti favorevoli, 6 contrari e un astenuto, dopo un lungo e acceso dibattito, il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale 33 sulla violenza di genere, uno strumento nuovo e aggiornato per combattere alla radice l’emergenza sociale della violenza contro le donne  e promuovere la cultura del rispetto e della libertà delle donne.

“Quello concluso la scorsa notte in Consiglio regionale – spiega la consigliera regionale del gruppo Per il Lazio Rosa Giancola, firmataria della proposta – è stato un percorso lungo e faticoso, che ha trovato anche momenti di aspro scontro con l’opposizione. La maggioranza ha però dimostrato grande senso di responsabilità mantenendo saldi i principi e gli obiettivi di questa legge e recependo quanto ci chiede la Convenzione di Istanbul. Ci tengo a puntualizzare che questa non è una legge ideologica né di propaganda, ma uno strumento legislativo fondamentale che, cambiando radicalmente l’approccio al fenomeno, costruisce finalmente nel Lazio una cultura di genere, più vicina alle donne, alle famiglie, ai centri antiviolenza che quotidianamente operano in prima linea sui nostri territori”.

Come spiega la consigliera pontina, “la legge amplia i servizi e gli interventi in tema di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne; istituisce una cabina di regia con compiti di coordinamento e un osservatorio regionale che si occuperà del monitoraggio e dell’analisi dei dati raccolti; crea un fondo speciale destinato alle misure di contrasto e agli interventi di prevenzione; consentirà alla Regione di individuare immobili da dare in comodato d’uso ai centri antiviolenza, alle case rifugio e alle case di semi autonomia”.

“Questa legge ci permette di affrontare il problema in un’ottica culturale e di civiltà – prosegue la Giancola -  programmando interventi che coinvolgano gli uomini violenti e progetti che coinvolgano i figli, vittime di violenza assistita. Siamo stati chiamati a riordinare questa materia e creare sul territorio una rete omogenea di sostegno, introducendo nuovi servizi e potenziando quelli già esistenti. C’è ancora molta strada da fare, ma con l’approvazione di questa legge, nata anche dal contributo prezioso dei centri antiviolenza e di tante associazioni del territorio, abbiamo restituito fiducia alle donne, creando le condizioni necessarie a costruire un’uguaglianza sostanziale”.

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