Latina Scalo, lettrice: "Via Pietro Verri una discarica di pneumatici e plastica"
"Via Pietro Verri una discarica di pneumatici e plastica”: questa la segnalazione di una nostra lettrice e che pubblichiamo integralmente.
“Qualche anno fa la toponomastica latinense, grazie a un nuovo collegamento tra via della Stazione e via Carrara (che tra l'altro avrebbe dovuto servire il fantomatico asse attrezzato) si è arricchita di un nome di tutto rispetto, via Pietro Verri. Filosofo vissuto lungo il secolo XVII, è considerato un illuminista persino avanti per i suoi tempi. Noto per aver scritto, tra l'altro, un trattato contro la tortura (Osservazioni sulla tortura) e aver fondato il periodico Il Caffè, il conte Verri (1728-1797) era anche un acuto economista, storico, scrittore.
Si era formato a Vienna, sviluppando una visione assai ampia, e intratteneva rapporti con gli enciclopedisti francesi. Ora, non so a chi sia venuto in mente, di ricordare con una via un personaggio di tale grandezza, fatto sta che la via non lo ha mai rappresentato.
Priva di marciapiedi, di alberi, di una pista ciclabile (pur essendoci spazio per tutto questo), è amata dai podisti che vi si recano quotidianamente per allenarsi. Allettante per gli scaricatori di rifiuti abusivi, è stata fin dalle origini luogo di discariche e lo è rimasto finché è stata aperta al passaggio della auto. Quindi lo è diventata un po' meno e meno platealmente. I rifiuti sono infatti presenti in discreta quantità nel fosso che confina con il vivaio presente nella via e prosegue nella via senza uscita, via del Papavero.
Per anni ripulita da una volontaria ostinata di zona, non fa in tempo a migliorare che di nuovo diviene discarica dell'inciviltà diffusa (bottiglie e rifiuti lanciati dalle auto). Adesso può ‘vantare’ anche una discarica di pneumatici all'interno del canale che perimetra un terreno vicino al vivaio.
Il Verri vi dedicherebbe forse un trattato sulla tortura a danno dell'ambiente.
Le fratte spinose, seccate dall'estate, hanno svelato impietose quest'abitudine davvero poco felice, di qualcuno che abusa della zona poco controllata. Lo stesse del resto è avvenuto lungo via della Tecnica, al di là dell'incrocio, con numerosi rifiuti gettati anche nei fiumi che l'attraversano, al confine con il Comune di Sermoneta.
Al prossimo incendio i fumi sprigionati dai pneumatici avveleneranno l'aria. Le gomme già inquinano pesantemente i terreni su cui giacciono. Si spera in un intervento celere di rimozione, anche per ridare dignità al personaggio di Pietro Verri, sceso fin nell'Agro per redimerlo con i suoi pensieri illuministi (sceso metaforicamente parlando). Poverino, nel frattempo, non ha più neppure il cartello che segnalava il suo nome e la sua presenza speranzosa, dato che è stato abbattuto pochi anni fa a causa di un incidente d'auto, uno dei tanti che caratterizza quasi quotidianamente via Carrara (sua perpendicolare). Quindi sarebbe anche carino rimpiazzare il segnale, così, per giustizia storica e tentativo di evoluzione”.