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Le bandiere del gusto sventolano nel pontino

Da Latina a Viterbo, da Rieti a Frosinone passando per la capitale Coldiretti assegna 384 vessilli ai prodotti tipici del Lazio. In Italia in totale sono 4.698 le specialità.

La provincia di Latina, come tutta la regione Lazio, vola per quanto si tratta di cucina autoctona, tradizionale e buona soprattutto. La Coldiretti traccia una speciale classifica per quanto riguarda le specialità alimentari presenti su ogni territorio, assegnando ad ognuno di esse la “Bandiera del Gusto”. In totale dalla minuziosa ricerca nel nostro Paese ne sono state assegnate addirittura 4.698. Nel Lazio sono addirittura 384 i prodotti tipici che hanno ottenuto il premio, meglio è andata solo a Toscana, con 463 vessilli, e alla Campania che ha visto premiati 387 delle sue specialità.

I prodotti premiati hanno affrontato un iter particolare. Innanzi tutto sono totalmente autoctoni, e regola inderogabile è che siano ottenuti secondo regole e modalità che si siano protratte immutate per almeno 25 anni, facendo del prodotto non solo una particolarità gastronomica ma anche culturale. La ricchezza di una tale quantità di prodotti unici rende l’Italia leader mondiale del mercato enogastronomico. Grazie a questo settore turistico il giro d’affari  prodotto è superiore ai 24 miliardi di euro. Tra turisti, stranieri e non, consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie e agriturismi, oltre all’acquisto al dettaglio dei prodotti tipici è destinato oltre il 33% della spesa che questi effettuano nel Belpaese.  Mangiare e bere bene è il valore primario per tutti coloro che scelgono le vacanze Made in Italy. Nella stessa ricerca, sempre Coldiretti afferma che tra tutti gli elementi della vacanza, considerando trasporti, alloggio, servizi di intrattenimento e servizi culturali, la qualità del cibo è quella che ottiene il più alto gradimento dagli stranieri. Anche gli italiani confermano questo trend, infatti pur se in un periodo di crisi economica la famiglia italiana non rinuncia al mangiare bene rispetto ai tagli che fa su divertimenti e viaggi.

La cucina italiana si conferma quindi non solo il fiore all’occhiello della nostra nazione, ma un settore economico leader nel campo turistico attorno al quale far riavviare l’intero sistema finanziario.

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