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Calcio, Latina-Catanzaro: approfondimento e pagelle

Il Latina conquista i primi punti della stagione in una sfida combattuta. Poliedrico Pecchia che fa ricorso anche ad altri moduli. Barraco super/eroe nerazzurro

 

 

 

Ci si aspettava sicuramente una reazione dalla squadra di Pecchia. Inutile ribadire quanto fosse stato poco il Latina visto solo una settimana fa. Ma d’altronde siamo a settembre, le gambe sono ancora molli e il ritmo stagione non è stato ancora acquisito (dato incontrovertibile annotato nel taccuino venerdì sera). La macchina deve carburare e ci vuole pazienza; se ogni ingranaggio verrà assettato a puntino (vedi un certo Sacilotto in mezzo al campo) fra qualche settimana potremo vederne delle belle. Nel frattempo gongoliamo per l’importante vittoria.

 

POLIEDRICITÀ - È ancora presto per stilare pronostici e capire dove può arrivare questo Latina. La vittoria di venerdì mette sicuramente entusiasmo, ma bisogna rimanere coi piedi per terra. In Latina Catanzaro si sono visti progressi; Pecchia ci ha fatto vedere la poliedricità del suo 4-2-3-1, per l’occasione tramutatosi in un 4-3-3 puro. Del resto la squadra pontina è zeppa di alternative e non vedere le possibili varianti da innestare di partita in partita sarebbe un errore clamoroso da parte del tecnico di Lenola.

GLI INGRANAGGI – I nerazzurri possono vantare elementi in rosa dai piedi sopraffini (per la categoria) in mezzo al campo; Burrai, Gerbo, Sacilotto … Proprio quest’ultimo non è ancora al top e si è visto (Il brasiliano deve ritrovare il ritmo partita visto che viene da un lungo stop). E con uno come lui tirato a lucido il centrocampo potrebbe davvero fare il salto di qualità. Quando si parla di ingranaggi non si può non guardare alla difesa: il gioco si costruisce anche da lì. L’intesa tra i due centrali Cottafava e De Giosa è sicuramente salita di tono (molto attenti i due). Ma per poter “bailare” la samba occorre ritrovare bomber Jefferson, che ha fatto accendere qualche allarme in zona gol. Segnali di un preludio allo consacrazione definitiva? Si spera. Nel frattempo ci si accontenta di ballare “all’italiana” con un Dario Barraco in condizione davvero super.

IL LEADER – Non si tratta solo del migliore assetto tattico da trovare, ovviamente. C’è dell’altro. Il Latina è cambiato molto rispetto allo scorso anno e dunque si dovrà dare tempo affinché la squadra acquisisca una sua identità. Al momento ci riserviamo di annotare che la squadra è in essere, con la migliore forma fisica che verrà solamente tra qualche settimana e la giusta amalgama da acquisire mettendo minutaggio nelle gambe. E in più c’è il fattore leader da non sottovalutare. Dario Barraco non solo sforna gol da favola e infiamma il “Francioni” con le sue giocate, ma è anche carismatico nei commenti post gara. Proprio quello di cui lo spogliatoio ha bisogno.

 

Latina-Catanzaro: le pagelle

Latina

Bindi – 6,5 Sul finire del match sventa un gol già fatto su azione d’angolo. Provvidenziale

Milani – 6 Ordinaria amministrazione sulla fasci destra

Cottafava – 6,5 Stavolta sfodera una prestazione attenta

De Giosa – 6,5 Se Fioretti non struscia una palla in avanti è anche merito suo

Giacomini – 6 Senza infamia e senza lode

Gerbo – 5,5 Fa tutto bene a centrocampo, poi nel finale un’espulsione che rischia di mandare tutto all’aria. Sconsiderato

Cejas – 6,5 Si riprende nettamente dalla figuraccia di Pisa. Detta i tempi a centrocampo con ordine e serve l’assist d’oro a Barraco. Prezioso

Burrai – 6 Smista-palloni a centrocampo: è il suo compito Sacilotto s.v.

Kola – 6,5 Quando prende palla mette sempre in apprensione gli avversari: spina nel fianco

Jefferson - 5 Tutte le migliori azioni passano da lui, ma non riesce a capitalizzare Montalto 5,5 Ancora non punge a dovere

Barraco - 7,5 Sonnecchia un po’ tutto il primo tempo, poi è decisivo. Sembra essere lui la stella di questo Latina Angelilli s.v.

Pecchia – 6,5 Cambia per il 4-3-3 ed ha ragione. Ha la meglio di un Catanzaro pericoloso e porta a casa i primi 3 punti della stagione. Bene con i cambi

Catanzaro

Sirignano – 6,5 Il migliore. Dalle parti sue tutti gli attaccanti hanno vita difficile. Perfetto nelle chiusure. Diga

Cozza - 6,5 Col pareggio in tasca il voto sarebbe più alto, e per poco non ci arriva. Riassesta bene la squadra dopo l’espulsione e ceca il pareggio fino all’ultimo. Duro a morire

 

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