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Coppa Italia, Lecce-Latina 0-2: la spunta l’esperienza

Pecchia & co. corsari anche a Lecce. Agius sblocca il risultato dopo soli 2'. Nel secondo tempo Ricciardi raddoppia con una bella rasoiata. Ritorno al "Francioni" il 13 marzo

Ci piace, ci piace sempre di più questo Latina che riesce a saltare tutti gli ostacoli, anche in Coppa Italia. Questo 2-0 al Lecce rappresenta senza dubbio una forte ipoteca sulla finale (il Viareggio è già finalista avendo inaspettatamente sbrigato la pratica Pisa), ma a onor del vero - bisogna soppesare proprio tutto sul piatto della bilancia - i nerazzurri ieri sera, pur mandando in campo le seconde linee, hanno trovato di fronte una banda di ragazzini (terribili) al di sotto del livello degli ospiti in fatto d'esperienza. Bene giocatori come Kalombo e Dramè sulle fasce (bei prospetti per il futuro), che hanno messo in apprensione Cafiero e Giacomini non poco. Ma il gol subito dopo soli 2’ subito a freddo è un esempio di come l’attenzione sulle mercature non debba rimanere pura teoria; Agius, su angolo di Schetter, è libero di incornare. Benassi è bravo ribattere, ma niente può sulla zampata felina del centrale maltese. Nei primi venti minuti il Latina è in totale controllo della situazione; poi i giovani leccesi iniziano a spingere sull’acceleratore (soprattutto sulle fasce) e anche se non si arriva mai al tiro, le invasioni dei salentini si spingono fin dentro l’area di rigore, quella piccola, senza colpo ferire. Il primo tempo scorre senza troppi sussulti. Bisogna aspettare la ripresa per assistere ad uno scontro più animato, con occasioni da gol (neanche troppo clamorose) da una parte e dall’altra. In realtà Rosafio avrebbe la possibilità di far male a Ioime e rimettere il risultato in parità, ma si fa ipnotizzare solo davanti al portiere nerazzurro: invece di scaricare in rete, tenta un goffo passaggio verso il centro dell’area senza alcun esito. Ma il Latina non perde il bandolo della matassa, è vivo, e continua a tenere in mano il pallino del gioco. Tanta diligenza viene premiata al 35’; Ricciardi addomestica un pallone poco fuori l’area di rigore e lascia partire un sinistro (il suo piede preferito) rasoterra che non dà scampo a Bneassi. È il 2-0 definitivo, con cui il Latina, per lo meno, potrà dormire sonni tranquilli in vista del ritorno. Onore delle armi al Lecce comunque, società che può vantare un “parco” giovani davvero molto interessante. Probabilmente con i “senatori” (giocatori del calibro di Chevanton e Giacomazzi) in campo al ritorno, si assisterà a tutt’altro canovaccio. Ora il Latina deve solo pensare a domenica e al Frosinone. La squadra oggi si è allenata a ranghi compatti con gli effettivi non scesi in campo ieri per una sgambatura  con gli allievi di mister Gesmundo. Assente soltanto Giallombardo che prosegue spedito la riabilitazione lavorando a parte. La squadra si allenerà anche domani alle ore 15 allo stadio “Francioni” a porte chiuse. Rifinitura sabato alle 10.30 sempre al comunale e sempre in totale assenza di pubblico.

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