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"Terracciano vattene", si scatena la guerra dei manifesti tra Latina Calcio 1932 e tifosi

Aria tesa alla vigilia del match con il Cassino dopo l'invito a togliere il disturbo. La difesa di D'Apuzzo: "Andremo avanti sempre a testa alta" e il Leone Alato: "Società spocchiosa e indegna"

Muro contro muro

Dagli insulti allo stadio e su facebook ai manifesti che tappezzano la città. Punto di rottura tra tifosi e società, che non promette nulla di buono per il futuro del Latina Calcio 1932. A partire dal match odierno con il Cassino, di per sé ad alto rischio per l'ordine pubblico. Causa scatenante l'idea del Leone Alato, gruppo della tifoseria nerazzurra, di affiggere manifesti un pò ovunque nel centro cittadino, invitando il presidente Antonio Terracciano ad andarsene. Nulla di nuovo rispetto all'aprioristica posizione dei tifosi nell'intonare cori e proferire epiteti contro il primo dirigente nerazzurro durante ogni partita, a prescindere dal risultato maturat sul campo.

Difesa

Stavolta però la società ha deciso di replicare, affidando la propria posizione al vice presidente Giuseppe D'Apuzzo: "“I diversi manifesti apparsi in città la notte scorsa, non fanno cambiare assolutamente la politica societaria, ne tantomeno scalfiscono l’onorabilità del nostro presidente. Anzi dietro una mano insensata che ha agito questa notte c’è una regia occulta che combatteremo con tutte le nostre forze e andremo avanti sempre a testa alta come fatto in questi tre anni di Latina Calcio 1932.
Non vogliamo assolutamente prestare il fianco, ne lasciarci intimorire da questi atteggiamenti ignobili che la dicono lunga sul valore delle persone che hanno agito. A loro va il nostro forte dissenso per aver messo in atto un’azione nel pieno anonimato e soprattutto perché non hanno il coraggio di motivare questo loro livore nei confronti del nostro massimo dirigente che rimane una persona stimata ed onorabile. Il tempo è galantuomo e queste persone non potranno mai fregiarsi dell’appellativo di tifosi, perché tifare una squadra è altra cosa rispetto alle basse offese a cui sono abituati
”.

Nuovo attacco

L'autore dei manifesti è uscito allo scoperto poche ore dopo, riccorendo alla pagina facebook de Il Leone Alato Littoria Ultras per rispondere alla forte presa di posizione del vice presidente: "A partire dalla prossima partita (Latina-Cassino) la curva comunica che non ci sarà più nessun tipo di tifo allo stadio. Non abbandoneremo la curva,continueremo a presenziare in casa con l'unico scopo di contestare l'attuale presidente Antonio Terracciano e tutti i suoi tirapiedi. Una società spocchiosa,incompetente,che dopo tre anni di nulla è riuscita a svuotare uno stadio intero si permette anche di insultare chi il Latina calcio lo vive 7 su 7 non merita sostegno. 
Una società che diffonde un comunicato contro i propri tifosi,quei pochi che sono ancora rimasti fino ad oggi a dare un Po di credito a questa causa scrivendo: "non sono degni di essere chiamati tifosi","azione insensata","azione vigliacca non firmata"... a questa società vogliamo dire che tutto ciò non è stato firmato per un motivo soltanto,ossia che tutta la città non vi vuole! Invitiamo tutto il popolo nerazzurro che comprensibilmente ha abbandonato lo stadio a causa di questa società indegna di aiutarci a liberare il Latina Calcio. Noi casa nostra non la lasciamo,dovranno essere loro a farlo e così sarà. 

LATINA SIAMO NOI.
TERRACCIANO VATTENE!!!

Un bruttissimo clima, indegna cornice di Latina - Cassino. Sfida molto sentita, specie dai rispettivi tifosi protagonisti in passato di spiacevoli scontri. Chi vince si lancia seriamente all'inseguimento della zona play off. Fischio d'inizio alle 14.30.

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