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Latina - Nocerina: “Al Francioni nun se passa”. Domenica si va a Pisa

Tanta la sofferenza patita ieri al "Francioni" con la Nocerina. Il Latina la spunta con la forza dei nervi. Domenica a Pisa per una finale play-off storica

È il 94’ del 2/6/2013 quando il signor Saia di Palermo decreta il triplice fischio di Latina - Nocerina. Il “Francioni” può finalmente esplodere di gioia dopo una partita sofferta al cospetto di una signora squadra come la Nocerina, venuta a giocarsi le sue carte a testa alta come se l’unico risultato a lei utile fosse stato la vittoria. Ieri i molossi sono scesi in campo battaglieri, supportati dall’incontenibile marea rossonera sugli spalti (ben oltre gli 860 previsti i supporter campani, con i senza biglietto assiepati sulle barriere a bordo campo); Il “Francioni” ha risposto con il pubblico delle grandi occasioni (6000 le presenze). Nel primo tempo, sul piano fisico, le due squadre si sono equivalse; la Nocerina ha costretto l’undici di Sanderra a ripiegare e per i nerazzurri la partita è sembrata indirizzarsi verso un binario morto. Ceajs a parte (al 32’) i grattacapi per De Lucia sono stati pochi. Dalla sua la Nocerina ha spaventato Bindi al 9’ con Negro che ha mancato un’occasione facile facile solo davanti alla porta. Il primo tempo si è chiuso sullo 0 - 0 con il pubblico di casa stretto in un unico mugugno. Le speranze si andavano così a riporre nei secondi 45’, e nell’attesa del calo fisico dei molossi. È allora che Sanderra ha provato a cambiare le carte, mandnando in campo  il più pimpante ex Antonio Schetter per Danilevicius. Per l’arrembaggio finale, a ruota sono poi entrati Jefferson e Tulli (e non poteva essere altrimenti). Col passare dei minuti l’aumentata pressione dei nerazzurri ha portato i suoi frutti; al 73’ il destro da fuori di Dario Barraco ha rotto gli argini della diga rossonera e per la Nocerina è calato il sipario sul sogno serie B. A ogni modo onore a loro, a una squadra che probabilmente avrebbe meritato di approdare in B molto più di chi ha già staccato il biglietto per la via principale. Ora il Latina guarda all’impegno di domenica prossima nella storica Arena Garibaldi. Il Pisa è riuscito nell’impresa di battere il Perugia al “Curi”, trovando il 2 - 2 nel finale, per di più in dieci uomini. La squadra di Pagliari è in attivo da quasi dieci partite se si conta anche il finale di stagione: l’osso da battere sarà durissimo. In più, dalla sua ha un signor tifo e una conclamata tradizione. Il Latina dovrà essere bravo ad attraversare il guado ancora una volta, guardando esclusivamente a sé e a una storia da scrivere ormai arrivata agli ultimi capitoli.

LA PARTITA - TABELLINO DI LATINA-NOCERINA

MILANI DOCET - Cosa fare se la squadra non gira e gli avversari continuano a salire di tono impedendoti di macinare gioco? Sanderra, ieri, avrà pensato sicuramente a questo nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo. Intanto il tecnico romano mette mano ai cambi: Fuori Danilevicus dentro Schetter; il lituano di spingerla dentro proprio non ne vuol sapere. Il dispiacere è tanto (professionalità e spessore non si discutono, ma i gol all’attivo dello zar con la casacca nerazzurra rimangono due e il giudizio ne risente in negativo). Smaltita la paura per il palo di Mazzeo, al 4’, Barraco serve “Kola” da palla inattiva, ma il nigeriano in rovesciata non riesce a centrare la porta e raccoglie solo gli applausi. La gara s’impenna e il Latina di mollare l’osso non ne vuol sapere. Barraco serve Milani che da destra mette al centro; la palla balla sulla linea e viene spazzata via da Garufo. Subito dopo il capitano nerazzurro ci riprova di controbalzo da trenta metri, ma la palla si perde alta sopra la testa di De Lucia. La Nocerina non demorde. Negro spara a rete da posizione impossibile e scheggia la traversa. I nerazzurri rispondono con Sacilotto che da sotto misura trova la splendida risposta di De Lucia. Sanderra decide di provarle tutte buttando dentro Jeff e Tulli per intensificare la pressione. Il Latina è concentratissimo ad ottenere il suo obiettivo di giornata e finalmente al 73’ Barraco rompe gli indugi: il suo dardo dai 35 metri trafigge il maldestro De Lucia e il Francioni è in visibilio. Nel quarto d’ora successivo i nerazzurri si arroccano bene in difesa e devono solo contenere le ultime sfuriate nocerine. Ai ragazzi e al mister vanno fatti i complimenti per aver dato l’anima e averci creduto fino all'ultimo. Le parole di capitan Milani scritte in una lettera aperta alla comunità di Latina, alla fine, trovano effettivo riscontro: “Al Francioni nun se passa!”.

TULLI L’AMULETO - A memoria, era probabilmente da Latina - Benevento 2 - 2 (18 novembre 2012, ndr) che la punta romana, terza scelta in attacco di Pecchia prima e Sanderra poi, non vedeva il campo in campionato. In quell’occasione il suo gol in zona Cesarini permise al Latina di riacciuffare una partita che sembrava persa solo fino a qualche minuto prima. Ieri il buon Tulli ha ritrovato il campo al 27’ del secondo tempo per tentare l’assalto disperato all’arma bianca alla porta di De Lucia; in un quarto d’ora scarso, oltre a fare a sportellate con i difensori molossi, fa registrare anche un colpo di testa da distanza ravvicinata. Se ne apprezza la proposività e la voglia di incidere. Non è detto che Sanderra, fra 7 giorni, non possa fare affidamento proprio su di lui. Sorpresa.

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