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Sabato, 20 Aprile 2024
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Maietta e Aprile non lasciano: "Avanti col progetto Latina, non siamo in debito di ossigeno"

Il presidente precisa quanto accaduto sulle trattative con alcuni gruppi imprenditoriali: "Abbiamo sondato il terreno ma non ci sono state risposte", e tranquillizza sullo stato delle finanze della società

La giornata del benvenuto a Vincenzo Vivarini è stata anche l'occasione per fare un po' di chiarezza sulle vicende societarie. "Il giorno dopo la fine del campionato abbiamo detto, per un verso, a Pietro Leonardi, e per un altro fra noi con Aprile, di verificare se nel mondo del calcio e dell'imprenditoria, ci fosse qualcuno interessato ad acquisire il pacchetto di maggioranza, o a subentrare come socio", spiega Pasquale Maietta. 
D'altronde il presidente della società nerazzurra lo ha più volte rimarcato, che non resterà a Latina in eterno. Si è sondato il terreno dunque, setacciato l'ambiente per capire se c'erano i presupposti per accogliere nuovi ingressi. Gli incontri ci sono stati, ma senza che si arrivasse a un punto di svolta. E senza la scintilla Maietta e Aprile non lasceranno il Latina: "Lasceremo il Latina calcio solo nel momento in cui incontreremo imprenditori o gruppi di persone in grado di dare continuità a un progetto", precisa Maietta che poi rilancia il progetto, sostenuto anche dalla Recoma della famiglia Aprile, in cui svolge un ruolo fondamentale anche Natale Aprile, amministratore delegato, che avrà l'incarico di cercare nuove sponsorizzazioni che possano foraggiare il progetto Latina. 
"L'impulso della famiglia Aprile è la scintilla che garantisce un futuro importante alla società. Non promettiamo di fare la Champions, ma puntiamo a una società che riesca ad autodeterminarsi economicamente, che abbia voglia di investire in strutture e nel settore giovanile". 

MEA CULPA - C'è tempo anche per fare un passo indietro e valutare alcune scelte sbagliate. Per noi è fonte di orgoglio l'aver disputato tre campionati di B. I risultati del primo anno ci hanno inebriati e forse illusi. Con gli ultimi due campionati siamo tornati con i piedi per terra, e forse abbiamo compreso che le cose non fossero così semplici come pensavamo. La serie B è un campionato difficile, serve una grande forza interiore, quella che ci ha consentito di salvarci negli ultimi due anni. L'ultima salvezza per noi è valsa quanto uno scudetto. Ora vogliamo metterci tutto quanto alle spalle, con il nuovo tecnico che ha la nostra stessa voglia di rivalsa, non perché il suo passato non sia stato positivo, ma perché c'è voglia di calcare palcoscenici più importanti che gli fanno onore". 

TRATTATIVE - Antonio Aprile va più nel dettaglio. E d'altronde ne aveva parlato con estrema chiarezza anche nelle scorse settimane. Ci sono stati incontri, ad Anzio e Ferentino, si è dato un termine ultimo entro il quale cercare eventuali ingressi societari, dopo il quale si è deciso di dare un taglio, anche perché bisogna pensare a pianificare la nuova stagione. "Ho sempre teso la mano a nuove partecipazioni, in modo di dimostrare che siamo una società aperta a nuovi progetti. Ho chiesto aiuto, collaborazione ma con rammarico non ho visto una risposta rispetto agli inviti fatti; era comunque un'esplorazione che dovevamo fare. Le famiglie Maietta e Aprile hanno deciso di andare avanti e proseguire il progetto con estrema serietà". Smentito l'incontro con Longarini: "Sappiamo chi è, ma non lo conosciamo di persona", mentre sulla presunta cordata romana precisa: "Abbiamo avuto un contatto con un commercialista che rappresentava un gruppo della provincia di Roma". 

STADIO E FINANZE - La palla torna a Maietta che fa il punto sullo Stadio, lanciando un messaggio al prossimo sindaco che sarà eletto domenica: "Anche se ho ruoli politici, non intendo fare appelli di questo tipo. Nell'immediato, al futuro primo cittadino chiediamo che si sblocchino le situazioni che ci portiamo avanti da due anni (Curva Ospiti e l'aumento della capienza della gradinata), e di esaudire il sogno dei tifosi, di avvicinare lacurva alla porta. Il Sindaco ci sostenga e ci sia vicino. 
Sulle spese, Maietta spiega e tranquillizza: "L'IVA è stata pagata lo scorso 30 maggio. L'ingaggio di Boakye (il cui cartellino è costato oltre un milione di euro) viene coperto dalla cessione di un giocatore che stiamo ultimando. Ci siamo attivando anche per la copertura di altri oneri, ovvero gli stipendi (le ultime tre mensilità da pagare entro il 24 giugno, ndr) e le altre spese (tra le quali la fideiussione, da onorare entro il 30 giugno)".
Smentite le voci sulle difficoltà economiche: "Non siamo mecenati, né abbiamo soldi a palate, ma non siamo in debito di ossigeno come ha detto qualcuno. Facciamo enormi sacrifici. Nel prossimo bilancio di previsione, entreranno nelle casse del Latina 6 milioni di euro, con i quali dovremo coprire tutte le spese, dai giocatori allo staff tecnico, comprese locazioni e spese di gestione. E' chiaro che certe situazioni estemporanee, come il pagamento della concessione dello stadio in un'unica soluzione da 400mila euro ci abbia messi in difficoltà. Abbiamo dovuto rideterminare una serie di conti, ma non c'è nessuna cassa vuota". 

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