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Obiettivo salvezza, Iuliano carica il Latina: "Bisogna lavorare di squadra"

Il tecnico nerazzurro è pronto per l'inizio della sua nuova avventura. Annuncia novità tattiche ed esalta i nuovi arrivati: "Ristovski insieme con Angelo è tanta roba. Alhassan è insuperabile nell'uno contro uno, Shekiladze un peperino che ci tornerà utile"

L’attesa sta per terminare. A venti giorni dalla fine del girone di andata, il Latina si appresta a tornare in campo ospitando il Vicenza al “Francioni”. Sarà la prima sulla panchina dei pontini per Mark Iuliano, chiamato a sostituire Breda, nel non facile compito di salvare una squadra, che ha chiuso la prima metà di stagione al penultimo posto.

Dieci giorni dopo il suo insediamento sulla panchina nerazzurra, Iuliano si apre alla stampa parlando di tattica, mercato e della partita in programma domani.

“Sono stati dieci giorni intensi, in cui abbiamo lavorato bene – sottolinea Iuliano – e sono contento dei ragazzi, che penso abbiano capito cosa vuol dire avere le armi per uscire da un momento difficile. Le armi sono le solite: lavoro, lavoro, lavoro, avere consapevolezza di cosa fare in fase di possesso e non possesso. Abbiamo capito cosa vuol dire lavorare in maniera professionale per uscire fuori da questo momento”.

MERCATO – “Si sa cosa può succedere tra conferme e trasferimenti. La società e i ragazzi hanno gestito bene questa situazione di incertezza”.

MODULI – Giorno per giorno miglioriamo in alcuni momenti chiave. La squadra ha capito che è fondamentale essere squadra, essere partecipi di un progetto comune chiamato “Latina Calcio” e poi è fondamentale esaltare le qualità dei giocatori. Giocheremo con un 4-3-3 atipico, che presenta note liete e alcune problematiche da migliorare. Abbiamo forza, tecnica, dinamicità e distanze, cose che in precedenza si faceva fatica a mantenere.
Nell’amichevole di questa settimana la squadra era un po’ stanca perché aveva lavorato molto.

INFORTUNI – “Abbiamo gli uomini contati, alcuni di noi non sono in formissima. Uomini in partenza? Di quelli con i quali ho lavorato nessuno è in partenza, ma siamo tutti con le valigie in mano”.

IL VICENZA – Iuliano parla anche del Vicenza: “Hanno un sistema di gioco interessante, giocano bene, anche sulle palle inattive. Ma noi pensiamo di sapere come affrontare questa squadra. Il mio Latina non teme nessuno, ma il giudizio lo darà come sempre il campo. Domani ne sapremo di più.

NOTE LIETE – Il tecnico non risparmia complimenti ad alcuni giocatori, tra i quali i neoarrivati Ristovski, Alhassan e Shekiladze: “Ristovski più avanzato lo vedo bene, perché ha forza, è bravo nelle ripartenze. Avevo bisogno di un giocatore che spaccasse la difesa, e poi dà una mano ad Angelo, che ho visto in buona forma. E’ molto contento. L’asse Angelo-Ristovski è tanta roba.
Alhassan non lo ricordavo così forte, nell’uno contro uno è insuperabile, anche lui si è messo subito a disposizione. Il gruppo lo ha accolto come un figlio che torna a casa. E’ molto motivato. Shekiladze è un peperino, ha gamba, e se messo in condizione di lavorare bene può esserci utile. Non partirà dall’inizio ma avrà la sua chance, mi piace.

MOTIVAZIONE – Obiettivo di Iuliano sarà anche recuperare i giocatori che nel girone di andata hanno deluso le aspettative, come Pettinari: “E’ un ragazzo che si pone molti dubbi sulla parte tattica e su quella personale, rispetto a un sistema di gioco. Sa di non aver disputato un ottimo girone di andata, ma ha la voglia di mettersi a disposizione e di capire quello che deve fare. Ciò che deve capire è di non intestardirsi nel voler risolvere personalmente la situazione. E’ una scelta sbagliata, che rischia solo di farti sprofondare nelle sabbie mobili. Bisogna uscirne fuori solo attraverso il lavoro di squadra”.

NOVITA’ – “Cambiare moduli sempre non fa bene. I problemi della squadra erano più sulle distanze che sul modulo. Se la squadra è corta può proporsi in qualsiasi modo. Le ripartenze non le puoi fare partendo dalla tua trequarti, ma recuperando palla nella trequarti avversari”. Il tecnico ha annunciato anche il cambio di capitano, che sarà Federico Viviani: “Non è una scelta casuale. Quel che è stato è stato. Dobbiamo pensare al futuro, ma la squadra ha un unico obiettivo, salvare il Latina. Ci sono delle dinamiche di gruppo a livello di leadership che si analizzano insieme. Le motivazioni di Viviani, che si sente un trascinatore, sono importanti. La fascia gli farà bene perché lo aiuterà a giocare molto meglio di quanto abbia fatto fino a oggi. Ma non è un cambiamento a cui do grosso peso”.

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