rotate-mobile
Sport

Coronavirus, il calcio si ferma nella speranza di riaprire gli stadi alla vigilia di Pasqua

Uno stop progressivo, che partito dai dilettanti arriva alla Serie A, la più riluttante nel fermare il pallone. Dallo scontro Spadafora vs Gravina, all' #IORESTOACASA del Latina. L'eccezione delle Coppe europee

Ultimi match

Sassuolo - Brescia 3-0 e Catanzaro - Bari 1-1 di ieri sera, sono stati gli ultimi match di calcio dche l'Italia del pallone ha visto in televisione. Nei dilettanti non si gioca dal 1 marzo. E' effetto inevitabile del Coronavirus. Tutti insieme contano di tornare in campo tra il 4 e il 5 aprile, ovvero il primo week dopo la scadenza dell'ultimo DPCM, che ha ripreso e in parte assorbito i precedenti. Sarà la settimana che precede la Pasqua e la speranza è che la domenica delle palme possa essere anche simbolicamente una ripartenza del calcio italiano, sia dei grandi che quello giovanile. 

Stop progressivo

Per arrivare allo stop ce ne è voluto, perché i provvedimenti governativi non sono andati di pari passo con quelli adottatori dalle varie Leghe, ognuna delle quali ha esercitato il suo libero arbitrio nel decidere se giocare o meno, non prescindendo dalla condizione del senza pubblico. Altro fattore importante è stato la diffusione accertata del Covid-19 a macchia di leopardo, che ha comportato lo scenario triste di stadi vuoti alternati a stadi pieni. Questo si è verificato tanto in Serie A, quanto in Serie B, mentre in Serie C si sono fermati due gironi su tre. Serie D e campionati regionali invece non sono più scesi in campo. Il presidente della LND Cosimo Sibilia ha preferito sospendere i campionati, piuttosto che farli svolgere senza tifosi.

Scontro

Domenica scorsa si è arrivati allo scontro tra Spadafora e Gravina, Ministro dello Sport e presidente della FIGC. Il primo ha chiesto lo stop immediato del calcio, ma si è continuato a giocare. Decisivi gli interventi di Malagò, presidente del CONI, che ieri ha incontrati le varie Leghe, decidendo di comune accordo di fermarsi nell'attesa che la scelta fosse leggittimata da un successivo DPCM, arrivato in serata. Da oggi sulla home page della FIGC compare l'hastag #DISTANTIMAUNITI, campagna ideata dal Ministro padafora di cui sono testimonial ci sono i capitani delle Nazionali, maschile e femminle, Leonardo Bonucci e Sara Gama.

Latina

Questo il comunicato della società Latina Calcio 1932, che ha anche pubblicato sulla pagina facebook l'hastag #IORESTOACASA: "Dopo il comunicato della LND di sospensione fino al 03 aprile delle attività nazionali e regionali, anche la serie D del Latina Calcio 1932 sospende gli allenamenti a scopo precauzionale. I giocatori che avrebbero dovuto riprendere la preparazione già da oggi 10 marzo, per iniziativa della società resteranno nelle proprie abitazioni per evitare gli spostamenti e per contribuire a fermare il dilagare del contagio del COVID-19. Una scelta di responsabilità in linea con le direttive nazionali del Governo Italiano e della Lega Nazionale Dilettanti". 

Europa

Le restrizioni italiane non valgono in Europa, ecco perché devono continuare ad allenarsi, con tutti gli accorgimenti del caso, cinque club: Atalanta (questa sera a Valencia), Juventus (il 17 marzo in casa con il Lione), Napoli (il 18 marzo a Barcellona) impegnati negli ottavi di ritorno di Champions League; Roma (giovedì a Siviglia) e Inter (giovedi a Milano con il Getage)  che giocano gli ottavi di andata di Europa League. Il buon senso, seppeur tardivo, non prevale oltre i nostri confini...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, il calcio si ferma nella speranza di riaprire gli stadi alla vigilia di Pasqua

LatinaToday è in caricamento