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Daniele Nardi sul Nanga Parbat, ambasciatore italiano in Pakistan: “Le ricerche vanno avanti”

Le attività continueranno sia a piedi che con gli elicotteri, conferma anche da parte dello staff dell'alpinista. Nel pomeriggio il segretario del Club Alpino pakistano avevano annunciato la fine delle ricerche

Continueranno anche nella giornata di domani le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, l’alpinista di Sezze e il suo compagno di spedizione britannico impegnati nella scalata invernale del Nanga Parbat e dispersi da oltre 10 giorni. La conferma è arrivata nel pomeriggio di oggi, 6 marzo, dall’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, via Twitter. 

Le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard continuano domani. Alex Txikon e la sua squadra si concentreranno nuovamente sullo sperone di Mummery agendo sia a piedi che con gli elicotteri”, si legge.


Una conferma che fa seguito all’aggiornamento fornito sempre nel pomeriggio dallo staff di Daniele Nardi, arrivato dopo lunghe ore di silenzio. “Dopo le ricerche di Alex Txikon sulla Kishofer Route di questa mattina che non hanno portato esito positivo gli alpinisti si sono concentrati nell’analizzare dal campo base con il telescopio lo sperone Mummery. Le ricerche continueranno domani mattina”.

Qualche ore prima le speranze erano state spente dalle parole del segretario del Club Alpino pachistano, Karrar Haidri, e riportate da un’agenzia. Haidri aveva annunciato che era stata posta fine alle ricerche dei due alpinisti: “I soccorritori, l'esercito pachistano e le famiglie e amici degli scalatori hanno fatto tutto il possibile, ma senza risultati”. 

Le ricerche sono andate avanti senza sosta, e su più fronti, in tutti questi giorni, alla disperata ricerca di una traccia, anche la più piccola, di Nardi e Ballard di cui non si hanno notizie dal 24 febbraio scorso mentre stavano tentando la difficile impresa di scalare il Nanga Parbat, la vetta tra le più alte al mondo, in inverno passando dallo sperone Mummery. Il programma di oggi prevedeva l’esplorazione della zona della via Kinshofer, la via maggiormente percorsa e più attrezzata con corde che rimangono infisse, sperando fosse la strada scelta dai due alpinisti per la discesa. 

Le speranze non si spengono, e domani le ricerche riprenderanno. 

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