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Gare di serie B truccate: tra gli indagati anche Matteo Bruscagin

Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti anche la sfida tra Latina e Catania, che i pontini persero 2-1. Nell'operazione che ha portato all'arresto di sette persone, figurano altrettanti indagati tra i quali il difensore dei pontini

C'è anche il nome di Matteo Bruscagin, difensore del Latina, nella lista degli indagati nell'ambito dell'ennesimo scandalo calcistico scoppiato questa mattina, quando sette provvedimenti di arresti domiciliari sono stati eseguiti nei confronti del presidente del Catania Antonio Pulvirenti, Calcio Catania, del direttore generale Daniele Delli Carri, e di altri quattro dirigenti della società: Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti.  

Per loro l'accusa è di frode sportiva: avrebbero concordato il risultato di alcune partite dietro il pagamento di somme di denaro (circa 10mila euro a testa), per garantire la salvezza agli etnei, che a lungo rischiarono la retrocessione in Lega Pro. 

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Le partite dall'esito truccato sarebbero almeno cinque, una di queste sarebbe Latina-Catania, gara che i pontini persero 2-1. Nell'occasione Bruscagin giocò solo il primo tempo, risultando decisivo in negativo in occasione del primo gol dei siciliani, prima di essere sostituito nell'intervallo dal tecnico Iuliano. 

In una nota ufficiale, la società pontina ha espresso solidarietà nei confronti del proprio tesserato: "Con riferimento alle ipotesi accusatorie che vorrebbero il coinvolgimento del calciatore Matteo Bruscagin in vicende di malaffare calcistico allo stato non ancora ben delineate, l’Us Latina calcio – nel riporre la massima fiducia e considerazione nell’operato degli organi inquirenti statali e federali – intende, nel contempo, esprimere la più totale solidarietà e vicinanza nei confronti del proprio tesserato, essendo assolutamente certa della sua estraneità a qualsiasi condotta illecita o antiregolamentare"

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