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Latina, Terracciano rompe il silenzio: "Parlato e Germano mai in discussione"

Il presidente nerazzurro conferma la fiducia ad allenatore e direttore sportivo. Ambizioni immutate e invito ai tifosi a non mollare, ma servono risultati

Fiducia a termine

Silenzio stampa per tutti, tranne che per il presidente. Antonio Terracciano interviene nel tentativo di dare la giusta definizione al problema, che rimane invariato. Fiducia a Carmine Parlato ed Emanuele Germano, ovvero i responsabili tecnici di squadra e mercato, sui quali pesa la falsa partenza del Latina Calcio 1932. Basteranno queste righe a sgomberare il campo da qualsiasi dubbio sulla permanenza dei due da qui in avanti? Difficile, perché qualsiasi altro risultato negativo, arrivati a questo punto, può essere fatale. 

Le dichiarazioni

“Il ruolo di mister Carmine Parlato non è mai stato messo in discussione e soprattutto è stato il tecnico che abbiamo fortemente voluto e cercato all’inizio di questa stagione – spiega il presidente Terracciano – Mister Parlato gode della nostra incondizionata stima e rispetto e siamo convinti che il rendimento della squadra è legato soltanto ad un momento negativo e particolarmente sfortunato. Stima e fiducia che riponiamo anche nel direttore sportivo Emanuele Germano e nella rosa dei giocatori e nella squadra che è stata costruita. Non possiamo infatti ignorare, a nostro avviso e senza voler peccare di presunzione, quanto dichiarano gli addetti ai lavori e tutto il mondo del calcio sul nostro conto e che vedono il Latina tra le probabili formazioni che potranno competere nell’attuale campionato. Se da una parte siamo partiti male ed ancora fatichiamo a trovare i risultati sperati, dall’altra ci rincuora anche la circostanza che l’attuale campionato è ancora tutto da definire, mancando alla fine del girone di andata altre 10 partite e 19 nel girone di ritorno. Ci preme infine sottolineare che l’attuale dirigenza ha investito non certo per non capitalizzare i risultati o abbia chiesto mai alla squadra di continuare a perdere. Anzi i nostri obiettivi erano e restano altri. Capiamo il ruolo del tifoso, ma nei momenti di difficoltà ci si stringe per attaccamento alla maglia ai propri colori e si cerca di superare la crisi sostenendo tutti insieme il patrimonio calcistico di tutti noi”.

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