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Latina-Pescara 2-0, le pagelle: Viviani leader e goleador. Valiani un motorino

Il capitano corona una prestazione maiuscola realizzando il rigore che sblocca l’incontro e bissando all’ultimo minuto. Bene anche la mezzala, inesauribile corridore, e utile anche in fase offensiva

Con una doppietta di Viviani, il Latina supera nei minuti finali il Pescara, in un match che i pontini avrebbero potuto anche perdere se Memushaj al 40’ del primo tempo avesse segnato il rigore concesso dall’arbitro Roca, e se Sansovini avesse sfruttato la colossale occasione avuta a metà ripresa. Invece la sorte stavolta ha strizzato l’occhio ai pontini, autori di una grande prestazione, soprattutto nella ripresa, e capaci di sbloccare il risultato solo nel finale, non tanto per demeriti propri, quanto per la straordinaria prestazione di Fiorillo. Una vittoria che consente ai nerazzurri di respirare un po’ e di accorciare il gap dalla zona salvezza.

LATINA (4-3-3) Di Gennaro 6; Angelo 6 Dellafiore 6,5 Brosco 5,5 Alhassan 6,5; Crimi 6 Viviani 8 Valian 7; Ristovski 6,5 (39’st Bruscagin s.v.) Litteri 6,5 (47’st Talamo s.v.) Paolucci 6 (20’st Sowe 6). A disposizione: Farelli, Bouhna, Ammari, Bidaoui, Jaadi, Figliomeni. All. Iuliano 7

Di Gennaro 6 – Partita umana, stavolta. Nessun miracolo. Ci pensa Sansovini a graziarlo.

Angelo 6 – Non vola sulla fascia, ma si limita a tenere la posizione. Meglio nella ripresa quando appoggia con più convinzione l’omologo Ristovski.

Dellafiore 6,5 Il fatto che Melchiorri si rialzi e rincorra il pallone, forse lo scagiona in occasione del rigore. Soffre un po’ il costante movimento dei due attaccanti che non offrono riferimenti. Ma tiene bene alla distanza.

Brosco 5,5 – Una pallaccia giocata male, per poco non manda in gol Sansovini. Per fortuna la punta abruzzese la spedisce fuori, ma se avesse centrato la porta, lui sarebbe stato il principale responsabile dell’ennesima sconfitta dei pontini.

Alhassan 6,5 – Timido nella prima frazione, molto più vivo nel secondo tempo, quando di fatto il Latina attacca in massa, lasciando indietro solo il due centrali. Dovrebbe calibrare meglio i cross, non sempre precisi.

Crimi 6 – Sprazzi del miglior Crimi, quando attacca gli spazi e si propone in zona gol. Fiorillo gli nega la rete con il primo di una serie di miracoli. Meno in evidenza nella seconda parte di gara.

Viviani 8 – Il sigillo del leader, che arriva nel momento più importante della partita e forse della stagione. Regia inappuntabile, con passaggi sempre ponderati e ben calibrati. Già nel primo tempo dimostra di avere il piede caldo, quando costringe Fiorillo a un grande intervento. Nella ripresa guida l’assalto dei suoi, e si prende la responsabilità di battere il rigore. In un colpo solo cancella il tabu del dischetto, e trafigge Fiorillo, che tabu lo stava diventando. Una traversa gli nega il bis, che comunque arriva con un’altra perla dalla distanza. Di categoria superiore.

Valiani 7 – Corre e sgasa tipo motorino truccato. Non si consuma, né si ferma di fronte al giallo che lui e uno stadio intero contestano. Più esterno che mezzala, è una spina nel fianco costante per il povero Pucino, a disagio di fronte all’asse Alhassan-Valiani. Sfortunato sulle conclusioni (Fiorillo dice no anche a lui), ma è un suo violento destro che Pucino respinge col braccio causando il rigore. Se nel calcio ci fosse il premio della Critica come a Sanremo, lo meriterebbe anche per il suo destro al volo del primo tempo, che per poco non manda giù il Francioni.

Ristovski 6,5 – In teoria sarebbe il terzo in attacco, in pratica fa più il quarto di centrocampo. Si prende il suo tempo per entrare in partita; nel primo tempo fa un po’ di fatica anche perché deve contenere le incursioni di Bjarnason e le sortite di Caprari. Nella ripresa asfalta la fascia, godendo anche degli appoggi di Angelo. Pecca di altruismo a inizio ripresa, quando conclude uno scambio con Paolucci, tentando un improbabile tocco di ritorno, invece che calciare a rete a pochi metri da Fiorillo (39’st Bruscagin s.v.).

Litteri 6,5 – Difficile dargli addosso per tutte le occasioni non capitalizzate. Lui il suo lo fa, ma deve fare i conti con un Fiorillo formato Buffon. Buona l’intesa con Paolucci, i due si cercano, e spesso si trovano. Passi avanti rispetto alla prova di Avellino (47’st Talamo s.v.).

Paolucci 6 – Anche lui vittima della maledizione di Fiorillo, che gli respinge uno splendido colpo di testa. E’ comunque vivo e presente. Non si pesta i piedi con Litteri, manifestando anzi un certo feeling. Cala un po’ nella ripresa, fino al cambio (20’st Sowe 6 – Si muove molto, a volte troppo. Nel senso che finisce col fare un po’ di confusione. Ma nell’assedio finale serve anche qualcuno che sparigli un po’ le carte. Utile).

Iuliano 7 – Sorprende con alcune scelte difficili da prevedere, ma alla fine ha ragione lui. Il suo 4-3-3 atipico assomiglia molto a un 4-4-2 elastico, che funziona molto bene. Se poi in cabina di regia ha un Viviani così ispirato, diventa tutto più facile. Tribola fino al 40’ della ripresa, per un risultato che non si sblocca, soprattutto per merito di Fiorillo. Ma il Latina visto ieri è stato forse il migliore della stagione. 

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