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La prima gioia di Paponi, la crescita di Bandinelli. Le pagelle di Latina-Vicenza

L’attaccante sblocca il risultato con il suo primo centro in campionato, dopo quasi due anni. Ottima prestazione del giovane centrocampista. Bene anche Scaglia, Olivera e Brosco

La prima è andata. Il Latina batte il Vicenza, e prosegue la sua corsa verso la salvezza. Un traguardo che passerà per Pescara, dove venerdì sera i pontini cercheranno l’impresa per ottenere la permanenza in serie B. In considerazione delle tante squadre coinvolte nella bagarre, potrebbe bastare anche un pareggio, se determinati risultati si incastreranno nel modo giusto. Ma non è il caso di fare troppi calcoli. Il Latina dovrà dare tutto, come è accaduto ieri al Francioni, anche se il Pescara è più forte, anche se gli abruzzesi hanno un potenziale offensivo da urlo, anche se in palio per loro c’è il terzo posto. Servirà il miglior Latina per uscire dall’Adriatico con un risultato positivo. Un ultimo sforzo, per ottenere la permanenza nella serie Cadetta per il quarto anno consecutivo.

LATINA (4-3-3) Ujkani 5,5; Bruscagin 6 Brosco 7 Dellafiore 6,5 Calderoni 6; Schiattarella 6,5 Olivera 7 Bandinelli 7; Scaglia 7 (35’Baldanzeddu s.v.) Paponi 7 (17’st Boakye 6) Dumitru 5,5 (26’st Acosty 6). A disposizione: Farelli, Corvia, Boakye, Shahinas, Acosty, Mbaye, Esposito, Nelson, Baldanzeddu. All. Gautieri 6,5

Ujkani 5,5 – La respinta difettosa sulla fiondata di Vita rischia di pesare nell’economia del match. Fortunato sulla conclusione di Pozzi, perché è evidente l’errore dell’attaccante nella conclusione.

Bruscagin 6 – Al solito, garanzia di lavoro e abnegazione. Un normalizzatore della fascia. Non eccelle, ma nemmeno commette errori.

Brosco 7 – Due tre chiusure provvidenziali nel primo tempo, a certificare una leadership ritrovata, insieme alla fiducia. Arriva in ritardo sul tap in di Signori, ma l’errore lo commette Ujkani. Regge l’urto nel finale, con grande concentrazione.

Dellafiore 6,5 – Con Dellafiore a protezione della porta. Regge bene su Ebagua e in seconda battuta su Galano.

Calderoni 6 – Con Bandinelli che spesso battezza la stessa zona del campo, tende a limitare le incursioni. Ma resta un esempio di solidità. Bello il duello con Vita.

Schiattarella 6,5 – Parte in sordina, crescendo col passare dei minuti. E cresce anche il Latina. Prende in mano la squadra insieme a Olivera. Lottatore su ogni pallone, e propizia anche il secondo giallo di Adejo con il mestiere.

Olivera 7 – Come Schiattarella, cresce alla distanza. Offre qualità quando serve, lasciando spazio alle randellate, nei momenti di maggiore sofferenza. Da buon capitano pretende di andare sul dischetto, e realizza il gol della vittoria.

Bandinelli 7 – Per oltre un tempo è l’uomo in più, con i suoi dribbling, i suoi inserimenti, che mettono un po’ a disagio la retroguardia biancorossa. Manda in tilt Adejo che lo affossa in area. Poi sfiora quello che sarebbe stato un gran gol.

Scaglia 7 – Si accende e con lui tutto il Latina. Alla prima vera percussione, apre in due la retroguardia avversaria e confeziona il cross da cui si origina il gol di Paponi. Ispira il quasi gol di Boakye. È l’uomo in più del Latina, almeno finché regge il fisico (35’st Baldanzeddu s.v.)

Paponi 7 – Lesto a ribadire in rete dopo l’autotraversa di Brighenti. Offre la solita commovente dose di pressing e lavoro sporco in fase di non possesso. Una delle (poche) note liete in questo travagliato finale di stagione (17’st Boakye 6 – Una manciata di minuti, e per poco non trova il gol che avrebbe chiuso i giochi. La traversa costringe lui e la sua squadra a soffrire fino alla fine. Poi si fa male, ma stoicamente resta in campo per non lasciare i suoi in dieci).

Dumitru 5,5 – Qualche ricercatezza stilistica evitabile dato il momento delicato. Troppo fumoso, caratteristica che ne ha contraddistinto la stagione e la sua carriera (26’st Acosty 6 – Metà tempo per gestire i pochi palloni che finiscono nella trequarti avversaria).

Gautieri 6,5 – Ritrova i tre punti, in una giornata perfetta, visti i risultati delle dirette concorrenti. A Pescara potrebbe pure bastare un pareggio per la salvezza, ma non è il caso di fare calcoli. Meglio giocarsela fino in fondo. 

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