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Rapporti Calcio-criminalità: si fa anche il nome del Latina

C'è anche la società nerazzurra tra quelle coinvolte nell'inchiesta annunciata dal procuratore Figc Pecoraro. Sotto la lente d'ingrandimento i rapporti del malavitoso Di Silvio con Maietta, Iuliano e alcuni calciatori

Mentre la città attende il verdetto sul futuro del Latina (rinviato a domani, ndr), si alza un nuovo polverone sulla società pontina.

Come riportato sul portale della Gazzetta dello Sport, le dichiarazioni del procuratore Figc Giuseppe Pecoraro in audizione davanti alla Commissione Antimafia hanno scoperchiato il vaso di Pandora sui torbidi rapporti tra criminalità organizzata e mondo del calcio. L’inchiesta è partita dopo il minuto di silenzio osservato prima della gara tra Catania e Matera dopo la scomparsa di un ultrà noto alle forze dell’ordine.

Ma l’inchiesta non riguarda solo gli etnei. Sotto la lente di ingrandimento è finito anche il Latina. Pecoraro ha annunciato l’apertura di un provvedimento disciplinare nei confronti della società nerazzurra. Tra gli indagati ci sono l’ex presidente Maietta, e Mark Iuliano, ex allenatore dei pontini, oltre a due calciatori. Secondo Pecoraro i quattro si sarebbero serviti della protezione di un certo Di Silvio, soprannominato “Cia’  cia’ cia’ “. Di Silvio, oltre a frequentare assiduamente i giocatori aveva anche potere decisionale sugli ingressi in curva: “Ci sono violazioni dell’articolo 1 bis del codice di giustizia sportiva, i giocatori si sentivano protetti da tale Di Silvio, organico alla criminalità organizzata”.

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