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Livorno, vittoria di rigore. Vantaggiato mette nei guai il Latina

Un rigore dell'attaccante pugliese, in chiusura di primo tempo, decide il match al "Picchi". I Pontini, inguardabili per oltre un tempo, e pericolosi solo due volte nella ripresa, sprofondano in quintultima posizione

Per una squadra che vuole salvarsi, partite come quella disputata – specie nei primi 45’ – dal Latina non sono accettabili. Una squadra passiva, dimessa, che lascia totalmente l’iniziativa a una formazione, come quella livornese, reduce da cinque sconfitte consecutive, e pesantemente a rischio retrocessione, desta più di qualche preoccupazione. E questo va al di là della classifica, che vede i nerazzurri per la prima volta in zona playout. Perché se il Latina avesse perso giocando bene come a Salerno o come tre giorni fa, forse la sconfitta sarebbe stata accolta con meno apprensione. Quell’ansia che la squadra senza grinta e personalità scesa sul campo del Picchi, contribuisce ad alimentare.

Bastano otto minuti per capire un po’ quello che sarà l’andamento della partita. In 480 secondi, il Latina la prende poco, mette a referto due gialli (a Esposito e Olivera), palesando un disagio che resterà evidente per tutta la prima frazione. Al netto di errori figli della foga e della mancanza di qualità di alcuni giocatori, il Livorno si fa comunque preferire per l’intensità della propria pressione, la grinta e la voglia di dare una sterzata significativa a uno dei momenti più neri degli ultimi anni. È vero che il Livorno per segnare, deve aspettare il rigore di Vantaggiato al 42’, ma è altrettanto vero che prima ancora Ujkani per due volte si era superato, e alla mezz’ora era stato graziato dalla traversa su colpo di testa di Vergara. Tanto Livorno, poco, pochissimo Latina. Le assenze a centrocampo di Mariga e Schiattarella pesano e tanto, specie se Olivera, l’unico in grado di accendere la manovra dei pontini, manda in campo la sua peggior versione. Di più non si può chiedere a Baldanzeddu, che dimostra evidenti disagi nel ruolo di mezzala che poco gli si addice, e a Mbaye, che non va oltre un tiraccio dal limite finito a una decina di metri dalla porta. Il fatto che Gautieri spenda già un cambio al 35’ – Bandinelli per Baldanzeddu – la dice lunga sulla prestazione dei pontini nella prima frazione.

SECONDO TEMPO – Nulla che faccia strabuzzare gli occhi, ma per lo meno il Latina un paio di volte riesce ad arrivare alla conclusione. E si tratta di due occasioni molto ghiotte, specie quella che, al 10’, Bandinelli si costruisce con una serpentina travolgente, chiusa con un sinistro non altrettanto entusiasmante. L’altra porta la firma di Ammari, gettato nella mischia al posto di Dumitru. Nella ripresa la partita è senz’altro più piacevole, se non altro perché adesso giocano entrambe le squadre. L’innesto del fantasista scuola Marsiglia vivacizza un po’ l’attacco pontino, anche se servirebbe qualcosa di analogo anche sul versante opposto, dove Scaglia non sembra in giornata. Né l'innesto finale di Corvia può servire a cambiare qualcosa. A Gelain basta un rigore per festeggiare il successo all'esordio. Per il Latina, ora c'è di che preoccuparsi. 

LIVORNO (3-4-2-1) Pinsoglio; Ceccherini, Emerson, Vergara; Antonini (31’st Moscati), Luci, Schiavone (17’st Biagianti), Lambrughi; Aramu, Fedato (26’st Vajushi); Vantaggiato. A disposizione: Ricci, Gasbarro, Biagianti, Schettino, Baez, Valoti, Cazzola. All. Gelain

LATINA (4-3-3) Ujkani; Bruscagin, Dellafiore, Esposito, Calderoni; Baldanzeddu (35’pt Bandinelli), Olivera (35’st Corvia), Mbaye; Scaglia, Boakye, Dumitru (15’st Ammari). A disposizione: Leone, Brosco, Nelson, Celli, Paponi, Shahinas. All. Gautieri

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Marcatori: 42’pt Vantaggiato (LI)

Ammoniti: Esposito (LA), Olivera (LA), Fedato (LI), Antonini (LI), Bandinelli (LA), Mbaye (LA)

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