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Zero gol, poche emozioni: al ‘Mazza’ pari a reti bianche tra Spal e Latina

I nerazzurri tornano da Ferrara con un punto prezioso. Equilibrio e pochi pericoli corsi dai due portieri. Nel complesso meglio i nerazzurri che però non si sbloccano, neppure dopo l'espulsione di Vicari

Quarto risultato utile consecutivo: il Latina torna a casa con un punto prezioso e forse qualche piccolo rimpianto. Perché gli ultimi dodici minuti in superiorità numerica, dopo aver messo tenuto a bada una squadra tra le migliori di questo primo scorcio di stagione, si potevano forse sfruttare meglio, per tentare di portare a casa anche un risultato più rotondo.

“Equilibrio” è la parola che regna sovrana al “Mazza” di Ferrara. Equilibrio nelle occasioni, poche per la verità, nel tipo di calcio proposto, nello schieramento in campo. Spal e Latina si somigliano molto, e quando due formazioni in campo si annullano, il pareggio è la più logica delle conseguenze.

Dicevamo, poche le emozioni, ma non per questo è una brutta gara. Il Latina ci prova di più, con l’ormai consolidato 3-4-3 curato nei minimi dettagli dal tecnico Vivarini, che decide di sostituire Acosty con Gilberto, confermando Bruscagin nella linea dei centrocampisti. Scelta insolita, ma che alla lunga ha un suo perché: il terzino di proprietà della Fiorentina, dopo l’iniziale disagio causato anche dal ruolo nuovo, dà corsa e sostanza, e il fatto che il suo tecnico lo chiami in panchina a fine gara, ne è una conferma. Semplici mischia di più le carte, rinunciando per esempio a Castagnetti in regia, a vantaggio di Arini, e a Beghetto con l’innesto dell’esordiente Giani nel terzetto difensivo e Del Grosso a centrocampo sulla sinistra. In avanti l’abbondanza spinge il tecnico ferrarese a scegliere la coppia pesante composta da Cerri e Antenucci. La scintilla tra i due non scocca, e infatti eccezion fatta per un sinistro di Mora dalla distanza, ben respinto da Pinsoglio, l’attacco della Spal farà il solletico al terzetto difensivo pontino.

Le pagelle dei nerazzurri

Non che il reparto avanzato del Latina sia più letale, sia chiaro. Però è la manovra dei pontini a farsi preferire. La squadra di Vivarini è sempre ben messa in campo, con le distanze tra i reparti serrati e l’ottima circolazione di palla. La superiorità del gioco pontino si fa evidente col passare dei minuti, specie nel secondo tempo. La Spal va in affanno, soprattutto quando rimane in dieci per il rosso per doppia ammonizione a Vicari (provvedimento che in realtà sarebbe dovuto toccare al compagno Giani). Lì forse Vivarini compie l’unico “peccato” della giornata. Perché con l’avversario in difficoltà, e con un uomo in meno, forse avrebbe potuto osare di più inserendo il secondo attaccante. I primi cambi il tecnico pontino se li gioca a ridosso del recupero, giusto per aggiornare il tabellino. I tanti cross dalle fasce, e i numerosi tentativi dalla distanza non sortiranno alcun effetto letale per la porta di Marchegiani. Tra Spal e Latina vince la prudenza.  

SPAL (3-5-2) Marchegiani; Bonifazi, Vicari, Giani; Ghiglione (34’st Silvestri), Schiattarella, Arini, Mora (1’st Castagnetti), Del Grosso; Cerri (13’st Zigoni), Antenucci. A disposizione: Thiam, Spighi, Grassi, Finotto, Beghetto, Pontisso. All. Semplici

LATINA (3-4-3) Pinsoglio; Brosco, Dellafiore, Garcia Tena; Bruscagin (42’st Rolando), Mariga, Bandinelli (47’st Rocca), Di Matteo; Scaglia, Corvia, Gilberto (47’st Paponi). A disposizione: Tonti, Regolanti, Coppolaro, D’Urso, Nica, Amadio. All. Vivarini

Arbitro: Ros di Pordenone

Ammoniti: Bonifazi (S), Bandinelli (L), Ghiglione (S), Vicari (S), Giani (S)

Espulsi: 33’st Vicari (S) per doppia ammonizione

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